La vita é un valzer.

La vita é un valzer passo dopo passo, inciampando al suo ritmo.

mercoledì 29 dicembre 2010

MOTORE ACCESO.

 

" Con te sarò nuovo. 

Ti dico queste parole nel periodo migliore della mia vita, 

nel periodo in cui sto bene, 

in cui ho capito tante cose. 

Nel periodo in cui mi sono finalmente ricongiunto 

con la mia gioia. 

 

In questo periodo la mia vita è piena,

ho tante cose intorno a me che mi piacciono, 

che mi affascinano. 

Sto molto bene da solo, e la mia vita senza di te è meravigliosa. 

 

Lo so che detto così suona male, 

ma non fraintendermi, 

intendo dire che ti chiedo di stare con me non perché senza di te io sia infelice: 

sarei egoista, bisognoso e interessato alla mia sola felicità, e così tu saresti la mia salvezza. 

 

Io ti chiedo di stare con me perché la mia vita in questo momento è veramente meravigliosa, 

ma con te lo sarebbe ancora di più. "


[Fabio Volo]

 

 

E poi torno a casa e sto con la macchina accesa, apro il finestrino anche se é freddo, mi fumo una sigaretta, ripenso alla serata fra i rumori di casa e mi sembra di prendere quell'attimo in cui senza intrusioni mi spoglio dal mondo e mi ascolto.

 

Le parole che non riesco a dire, i pensieri che si spingono un po' oltre. 

Le paure anche. Ancora tante, piú adulte e piú reali. 

 

Paura di correre, di sbagliare, di perdere questa meravigliosa sensazione. 

Leggo ovunque che la felicitá non dura una vita, e che molto spesso é un arco per cui raggiunto il culmine si ritorna indietro. 

Non lo so, come potrei respirare senza provare piú tutto questo? Eppure.

 

É solo che adesso mi sento che non c'é attimo in cui non desidero quello che faccio da un mese a questa parte, esaudisco me stessa prima di tutto, vedo chi voglio veramente vedere, mi faccio una doccia e mi metto a leggere, mi sento in pace, non lo so spiegare.. una persona libera che sa godere a pieno della sua libertá, dei momenti vuoti, dei silenzi.

 

E questo é anche il mese in cui sei nella mia vita, ogni singolo giorno. E so che tu non sei l'artefice della mia felicitá ma forse proprio come dice Volo ne sei il completamento, una piccola parolina "lode" sul 110.

 

Perché ho scritto una pagina piena di sogni, te l'ho raccontata e mi hai dato lo spunto per continuare a scrivere la successiva. Ti ho regalato una fotografia, mi hai sorriso, ci hai fatto una cornice con legno e rame ed io ho solo voglia di scattarne una nuova per vedere come la completerai.

 

Ecco cos'é, mi sento un'artista con tanti colori ad olio ed una tela davanti al naso. Un lavoro appena iniziato ed incompleto, ma di cui in prima persona ne sono soddifatta, promette bene, magari nelle sue imperfezioni sará unico nel suo genere. 

E tu ne stai creando uno completamente diverso, che a vederlo cosí accostato al mio é una scommessa ma si sta completando di paripasso al mio, e proprio questo é meraviglioso.

 

Ecco perché io ho amato un'altra persona in passato, ho sognato una vita con lui, ne ho apprezzato la semplicitá, la spensieratezza e l'amore che ha saputo darmi ogni giorno, ma ho capito che se hai un motore dentro, un fuoco che brucia legna piú del normale e non hai accanto una persona che va alla tua velocitá e non puó alimentarlo come necessita, per amore potrai rallentare abbassare la fiamma ed accontentarti, lui potrá cercare di accellerare e impiegare tutte le sue forze per tagliare legna, potrete trovare la vostra famiglia e gioire della semplicitá e dell'affetto. 

 

Ma la felicitá é un'altra cosa.

E stanotte quando ero con te all' "Aurora" ci ho pensato come non mai.



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lunedì 27 dicembre 2010

LEZIONI DI VOLO.


Stanotte pensavo in che punto di mare stavi.
Con questa pioggia.
Mentre io mi divertivo con i miei due migliori amici e raccontavo di noi.

Faccio la 'bona', cerco di incollare i piedi a terra, ma a te ci penso spesso.
Perché ogni volta che ti chiamo mi sfarfalla dentro la tua voce al di lá del filo, e mi sento bene a raccontarti di me.
Della mia giornata, delle mie peripezie, di quello che ho notato e che mi ha fatto sorridere.
So che ti piace farmi svolazzare tra i pensieri e le impressioni e le idee.
Mi ascolti attento, mi vivi e mi riempi dentro.

E poi ogni tanto inciampo fra i tuoi occhi. Cosí difficili da ritrovare in quasiasi altro viso.
Di quel colore cosí speciale. 
Variabile. 
Che mi fa stupire sempre.

Il destino me li richiama ogni tanto i tuoi occhi, a suo piacimento, con abbastanza regolaritá ormai.
Li vedo qua e lá, come a volermi suggerire 'seguili'. 
Un sassolino alla volta, senza correre.

Io lo so che é giusto, ma dato che il freno dentro a me non l'hanno proprio inserito, segretamente anche stasera ho buttato un pensiero a come sará, e come mi succede sempre quando mi capita qualcosa in cui davvero ci credo, mi sento impaziente.
Maledettamente.


[ Inverno 2010 - Armi da volo ]

venerdì 24 dicembre 2010

IERI.



" Uno si costruisce grandi storie, 
questo è il fatto, 
e può andare avanti anni a crederci,
non importa quanto pazze sono, 

e inverosimili, se le porta addosso, 
e basta.

Si è anche felici, di cose del genere. 
Felici.   
E potrebbero non finire mai.

Poi, un giorno, succede che si rompe qualcosa,
nel cuore del gran marchingegno fantastico, tac.
Senza nessuna ragione, 

si rompe d’improvviso e tu rimani lì, 
senza capire come mai tutta quella favolosa storia non ce l’hai più addosso,
ma davanti, 
come fosse la follia di un altro. "

[Alessandro Baricco]



Quanto siamo diversi ormai? veramente pianeti. 
Che effetto mi ha fatto rivederlo? dispiacere.

Sará che veramente non me lo ricordavo cosí. 
Mai letta tanta smania sul suo viso.
Competizione, forse.
Magari é solo quello che ho visto io e mi sbaglio.
 
Comunque preferisco la mia memoria del cuore con quella si scrive sempre un capitolo a parte.


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martedì 21 dicembre 2010

(LU)NICO (VA)(LORE).



Ci sono unioni che sono indissolubili.
Magari si passa del tempo lontani, perché é la vita, ma l'intesa é la stessa.
Perché ci sono persone che sono magiche, hanno il potere di trasformare il vento forte in fragori di risate, la notte in mattina, una discussione in una presa di coscienza importantissima. 

Certe persone, non dicono mai niente, non forzano mai niente, ma ci sono. E ti sorprendono sempre perché non perdono mai la voglia di raccontare e ricordarti come per loro sei.  
Anche se ti sei sentita sbagliata, se ti sei sentita insicura, tu sai che quegli occhi ti hanno osservato col cuore, stimato, e si sono fidati sempre di te.
Sono quelle persone che in momenti come questi, anche se con un po' di gelosia e paura di perderti, ti prenderanno in giro ma a modo loro continueranno a tenerti per mano e sapranno gioire di tutto questo insieme a te.
Esistono.
Ed é per quel loro esistere che potrai camminare, correre, osare, inciampare e sbagliare (come é sempre successo nella mia vita) ma dentro di te avrai una sensazione speciale e senzaprezzo: saprai di non essere mai sola.


 
[Inverno 2010 - Tre come noi tre]


domenica 19 dicembre 2010

OCCHI VERDI.





È uno sguardo. Uno sguardo prima di tutto.
È un modo di guardarti in silenzio che significa troppo per me.
Significa che c'è.


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venerdì 17 dicembre 2010

BOLOGNA.





Posso aver calci in pancia oggi. Potrei sorriderne.
Lo so che sembra impossibile, lo so che sembra prematuro, lo so.
Non ho dimenticato il passato, me lo porto nel cuore ma semplicemente non posso negare quello che provo adesso.
Adesso che ho tutto questo da condividere ed ho incontrato te.
Che hai tutto questo universo dentro.

Le 'nostre' canzoni ieri.
Le sentivamo in pancia. Ci passavano fra le dita intrecciate.
Si confondevano fra i nostri abbracci.


Bellissime.


mercoledì 15 dicembre 2010

MARTEDI.

[ Inverno 2010 - Saggezze in cartolina ]

Adoro i piaceri semplici, 
sono l'ultimo rifugio 
della gente complicata.

[Oscar Wilde]



Una serata meglio dell'altra.
Fatta di cose semplici e tanto entusiasmo.
Un buon 'Boogie Woogie', un bicchier di vino prima di entrare, uno spaghetto allo scoglio in vassoio grande a mezzanotte.
Mi abituo ai tuoi abbracci, cerco i tuoi occhi e le tue mani come se lo fosse sempre stato.

Capisco il termine insieme con una maturitá diversa.
Perché tu sei come me.
Non t'importa d'apparire, quello ne sono capaci tutti.
Essere é per pochi.

E allora:
' Alle sigarette.
  Alla vaniglia.
  Alla meraviglia.'



domenica 12 dicembre 2010

SABATO.






" E dimmi che il tuo cuore non é un bilocale da 300€ al mese
e che andremo a Roma a salvare le balene "

[Vasco Brondi]



Serata speciale.
Un po' di te in mezzo agli altri, ai tuoi amici.
Un altro spicchio di notte soli io&te.

Adesso sono qui e ripenso.
A quegli attimi di silenzio, in cui parlano solo i nostri sguardi.

A come so, senza un perché, che troveró la chiave giusta per sbloccarli ad uno ad uno, tutti, i tuoi freni.



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venerdì 10 dicembre 2010

DIVANO.



Dopo la tua voce stasera avevo solo voglia di un film.
Sul divano verde del salotto, il caminetto acceso, due gatte, la testa sul bracciolo, i piedi in collo alla mamma seduta e un cane labrador acciambellato davanti a me.

"Baaria" ho scelto, dvd novitá del babbo.
Una colonna sonora bellissima firmata Morricone.
Un film complesso ma di gran valore.

Un po' come la mia famiglia.


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giovedì 9 dicembre 2010

TU C'ERI.


[Estate 2010 . Ballerina]




























" Felicità: ci si arriva a nuoto. 
Ci si spoglia.
Si leva l'ancora.
Quando lei lo baciò, disse:
Amore, non farmi male
Non farmi soffrire
Ho fatto un sogno: tu c'eri. "

[Baustelle]


Girare fra le strade di Pistoia con te per mano.
Abbracciati. Curiosi. Felici. Senza ombrello.
Scambiarsi sguardi e sorrisi, scherzare, scoprirsi.
I gesti, le nostre labbra che si cercano.
Arrivare alle 6 di mattina e neanche accorgersene.

E stanotte per la prima volta ti ho sognato: che buffo.
Costruivi tutto a mattoncini lego colorati.
L'autombile per partire, la radio, un letto per dormire, " ci vuole un po' di tempo e ingegno ma si puó far quello che si vuole " dicevi.
Io ti dicevo " sei matto, prendiamo la mia macchina dai..".
Ma tu mica ti smuovevi, ci credevi veramente : ne avevi le tasche piene di quei mattoncini.
Quanti colori!

Io non so se Freud ne caverebbe qualche significato.
Ma il fatto che sia tutto cosí variegato mi fa ben sperare.
Addio B&W.
Dio quanto é bella la primavera nei sogni!
Mi mancava.


martedì 7 dicembre 2010

GOLD



[ Estate 2010. Sabbia in lente dorata. ]



"  Con le chiavi d'oro s'apre ogni porta. "


Che bello. Aprire il cuore.
Avere mille modi per raccontarsi.
Per contagiarsi, abbracciarsi, mescolarsi.
Carezzarsi i capelli lunghi in intimitá.

Scoprire le cose in comune.
Come oro al sole d'estate.
Quanto sono importanti.
Noi adesso lo sappiamo e ne godiamo.

Per il resto aspetteremo.
Arriverá.

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domenica 5 dicembre 2010

NY E´ [ parte II ]



[ Inverno 2010. Riflessi in NY Central Station ]

L'anima libera è rara, 
ma quando la vedi la riconosci, 
soprattutto perché provi un senso di
benessere quando gli sei vicino.
[ Charles Bukowski ] 




Fare le valige e soffrire sempre di piú a chiuderle, tanto il bagaglio che ti porti con te. In tutti i sensi. 
Un legame d'amicizia che faticava giá prima ad essere costretto ma che é cresciuto ancora e ancora e ancora. 
Perché ci capiamo con uno sguardo io e la mia socia e ci facciamo bastone a vicenda, se necessario.

Un po' di NY, di un dicembre tiepido da respirare a pieni polmoni, di colazioni sul tavolone di legno da 'Le Pain Quotidien' in mezzo a persone cosi diverse ma finalmente cosi degne d'osservazione.
Locali speciali, un po retró e fintanto a volte un pó bohemien, la musica dal vivo, i mille ristoranti e i personaggi famosi o semplicemente, comunemente 'personaggi', come la signora dell'OysterBar, degni sicuramente di un inchino e applauso.

Passeggiare, osservare, gustarsi le strade, le bancarelle, le fermate della metro. I colori, le espressioni che solo questa cittá sa regalare.
In grado di risvegliare quel bambino dentro che non vede l'ora di pattinare di nuovo in notturna al Rockerfeller center ed é attonito di fronte a tutte quelle luci colorate.

Prenderci il nostro tempo.
Fare le nostre considerazioni e lasciare i nostri pensieri a mezz'aria, senza forzature.
Scattare, scherzare, scrivere, ridere, abbracciarsi.
Quante risate, quanti sketch, quante diverse sfaccettature di NY abbiamo colto a questo giro!

Ed ogni sera un pensiero a casa, a tutto quello che é cambiato e a quella persona che ti fa sentire come un palloncino ad elio libero fra i sogni, l'arte, le cartoline, milioni di idee e speranze.
Che é sia vento che filo leggero e sa riportarti a casa ogni volta semplicemente con una parola o una canzone ma allo stesso tempo ti stima e ti sprona alto anche da lontano su quelle note.
Quelle che potrebbero essere parte della colonna sonora giusta per il tuo futuro, e le tue esperienze.
 
Nel frattempo incrocio le dita e spero solo che quello che provo adesso dentro, fatto di affetto amicizie e novitá imparagonabili, non si fermi mai.





KNOW - HOW

Riding on this know-how
Never been here before
Peculiarly entrusted
Possibly that's all
Is history recorded?
Does someone have a tape?
Surely, I'm no pioneer
Constellations stay the same

Just a little bit of danger
When intriguingly
Our little secret
Trusts that you trust me
'Cause no one will ever know
That this was happening
So tell me why you listen
When nobody's talking

What is there to know?
All this is what it is
You and me alone
Sheer simplicity.



lunedì 29 novembre 2010

LA DIFESA CHE NON CONOSCO PIU.




Come camminare senza inciampare al tuo fianco adesso non saprei.
Tu non sei la scelta piú facile, anzi.
Tu sei la libertá, l'imprevedibilitá, l'arte.

Che dire voglio vivermela.
Godermi la situazione, le coincidenze, questa canzone.


" Amare il rogo amare il suo bruciare "


-

NY E´ [ parte I ]


Due amiche ed una aereo internazionale da rincorrere fino a Roma.
Una coperta sintetica, qualche film con un audio pessimo e tante risate.
Non chiudere occhio e non vedere l'ora di arrivare.

Di corsa su un cab, con un sole calante alle spalle e 6 ore di fuso.
Soggiornare in una casa bellissima, con tanto di cucina in marmo bianco, in mezzo a oggetti splendidi di alto design.
Tirare a indovinare ma sentirsi a casa.

Poi lo shopping, i musei straordinari, gli addobbi magistrali made in US.
Freddo ed caldo.
La domenica sull'Highway ammirare la city e sentirsi modelle per un giorno. Divertirsi e ridere fino al mal di pancia grazie a una Fotografa veramente professionale e speciale.
Gag e ricordi indelebili.

In questa cittá che non dorme e non ti fa dormire,
una delle esperienze piú belle della nostra vita.
E ancora siamo a niente.

Perfortuna.

[ Inverno 2009. A quarter for a dream ]

domenica 21 novembre 2010

L'ATTESA.







" Ogni volta che decidi perdi qualcosa
   Qualunque cosa tu decida.

   E' sempre questione di capire 
   cos'é che non sei disposto a perdere. "




Quasi non mi ricordavo come puó battere a mille il cuore.
Quasi non sapevo cosa significasse.
I brividi, l'attesa, il condividere cose speciali.

Ridere senza pensare al domani.
Un domani unicamente mio pieno di chissá e di cose da scoprire.
Senza paracadute costi quello che costi.
A orecchio perché c'é solo un motivo ed é che io sono cosí.




venerdì 19 novembre 2010

IL FASCINO.

[Estate 2010. Aquadolce.]




























Il fascino
è una ragnatela
e ti cattura.

una persona affascinante è
un quadro ricco di colori
e tu
non puoi non perderti
nel volerli scoprire,
tutti.


-

mercoledì 17 novembre 2010

NON E´ NIENTE STAI TRANQUILLA E´ SOLO IL CUORE.



[ Autunno 2010. Promessa di pioggia ]






































Serate che sfuggono veloci.
La passione e le cose in comune.

Imparare a pazientare, costruire prima ancora di parlare.

Con questo cuore che scalpita nel mio petto.
Felice.




* PS : Ho provato il cavalletto nuovo, che spettacolo.

mercoledì 10 novembre 2010

IL MURO E LA STRADA

+

Ogni strada è soltanto una tra un milione di strade possibili.
Perciò dovete sempre tenere presente che una via è soltanto una via.
Se sentite di non doverla seguire, non siete obbligati a farlo in nessun caso.
Ogni via è soltanto una via.
Non è un affronto a voi stessi o ad altri abbandonarla,
se è questo che vi suggerisce il cuore.
Ma la decisione di continuare per quella strada, o di lasciarla,
non deve essere provocata dalla paura o dall’ambizione.
Vi avverto: osservate ogni strada attentamente e con calma.
Provate a percorrerla tutte le volte che lo ritenete necessario.
Poi rivolgete una domanda a voi stessi, e soltanto a voi stessi.
Questa strada ha un cuore?
Tutte le strade sono eguali.
Non conducono in nessun posto.
Ci sono vie che passano attraverso la boscaglia, o sotto la boscaglia.
Questa strada ha un cuore? E’ l’unico interrogativo che conta.
Se ce l’ha è una buona strada.
Se non ce l’ha, è da scartare.

[Carlos Castaneda]

+




Il mio muro.
Alto, protettivo. Tu che cerchi di buttarlo giú al suon di belle cose.
Cose che in una vita molti non hanno mai nemmeno avuto la fortuna di vivere e sentire.
Insieme percorriamo la strada, divisi da questo muro, sperando in un sentiero in salita ma che lo renderá piú basso piú avanti.

Come l'ho fatto a costruire questo muro cosí stabile non lo so, con quali materiali nemmeno.
So solo che tengo al mio muro in questo momento, che voglio lasciarti scavalcare solo quando mi va.
Accade raramente, lo so, solo quando i tuoi occhi neri mi bucano l'anima.

A cavallo fra il passato ed il futuro, non puoi sfiorare il mio presente.
Solo da sola potró davvero fermarmi quando é il momento e respirare se la nostra strada ha un cuore.


"True love waits"


domenica 7 novembre 2010

27





i regali di compleanno sono spesso oggetti che uno riceve, superficiali, non sempre azzeccati, non sempre comprati per piacere.. in qualche modo sono solo 'cose'.

Ma quando hai accanto a te persone speciali, che sanno quello che sei, allora ti capita di piangere davanti ad un video come questo.
Ti capita magari di non smetterla di sorridere mentre leggi e rileggi un biglietto che racconta il percorso di due amiche che si vogliono un mondo di bene.

Ti capita magari di accorgerti che quel trepiede per la tua reflex, oltre ad essere azzeccatissimo, é il modo celato di un amico in particolare per dirti di andare avanti in quello che sogni perché c'é chi crede in te.


-

lunedì 1 novembre 2010

PREFERISCO

+

Io preferisco ammazzare il tempo,
preferisco sparare cazzate,
preferisco fare esplodere una moda,
preferisco morire d'amore,
preferisco caricare la sveglia,
preferisco puntare alla roulette,
preferisco il fuoco di un obiettivo,
preferisco che tu rimanga vivo.

+




Non so se é la pioggia o cos'altro ma so che quest'acqua laverá l'indifferenza che c'é fra di noi.
Al nuovo capitolo della mia vita e agli amici fuori dal comune che saranno 'per sempre' dalla mia
.




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[ Autunno 2010. Legami Autentici ]

martedì 26 ottobre 2010

UNA CATENA TANTO ATTESA.


[ Estate 2010 . La cura del tempo ]

" L'opposto di solutine non è stare insieme.
É stare in intimitá. "



Tornare a casa e portare quella sensazione di calore e calma e protezione sulla pelle.
Due giorni lontano dal tempo da vivere alla scoperta.
Di noi, gli stessi ma cosí 'diversi'.

Rinnovati e corazzati. Non piú amanti.
Ci guardiamo le spalle e prudenti ci tendiamo una mano.
Di fronte a quella distesa di nuvole e prati vapore e squarci di sole.
Una toscana spettacolare che ho fotografato e respirato profondamente.

E mentre combattevo contro le lancette perché il meglio finisce sempre troppo presto,tante parole e ricordi e sguardi e sorrisi a catena.

Uno dentro l'altro e dentro me.



giovedì 21 ottobre 2010

GIALLO.


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[ Autunno 2010 . Tanta Sfortuna il giallo non puo portarla mai ]



come un ombrello giallo da spiaggia aperto in agosto
un limone profumato
un girasole appena fiorito.

come un sole giallo d'estate
il cuore ottimista dentro di me
un domani luminoso
il 10 della campana dove si salta a piedi uniti.

come tutto quello che di meglio posso augurarmi
sogni dell'alba iridescenti 
(come gli occhi del gatto di stasera)
come un pesce palla giallo gonfio di sorrisi.

mercoledì 13 ottobre 2010

CICATRICI.



[ Autunno 2010. Cicatrici dell'asfalto ]



" I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici. "
[Kahlil Gibran]


Non so dove questo domani mi stia portando, ma credo molto lontano.
So quello che sono, so come come mi piace agire, quanto amo rispettare me stessa, sorridere e costruire.

Adesso lo so, sono cresciuta.
Sono serena.

Ho imparato quello che mi fa stare bene.
Il mio Tazione, il mio bel pesce palla giallo.
Gli amici importanti.

Adesso sento profumo di casa.
So che sará dura non rallentare ai primi passi, perché forse saranno i piú difficili della mia vita, ma mi giocheró la mia determinazione perché sento che questi sono i passi necessari per trovare la bottega del centro.
Quella dove acquistare a caro prezzo il piatto di ceramica antica e pregiata su cui ho sempre sognato di gustare il piatto piú prelibato e atteso della mia vita:

la mia vera famiglia.

Non quella in cui sei nato e non hai potuto scegliere (anche se sebbene la piú complicata del mondo io devo tanto alla mia!), ma quella che deriva dal tuo sangue e da quello della persona che hai deciso di prendere per mano, fra milioni di possibilitá.

Spero che sará lo specchio del meglio di tutto questo pozzo nero che ho dentro. 
Che l'amore mi aiuti a portare a galla solo il meglio del meglio di me.
Di imparare a parlare sempre chiaro e con il cuore come sto facendo ultimamente.

So che ci saranno passi come tante cicatrici, ma mi piace credere che di queste cicatrici ci sará da vantarsene in futuro.

Come un collier di Esperienze da far brillare con chi come me crede che lottare per l'amore della vita e per tutto quello in cui crediamo sia un'onore.





martedì 12 ottobre 2010

PLEASE, PLEASE, PLEASE..

Ed è alla fine arrivato l’autunno. 
Accento grave e voce lievemente malinconica.
C’è ­molto di me adesso nell’aria frizzante che punge le guance e nel profumo di thè, castagne e cannella che si snoda per le vie del centro.
C’è il tempo dei ricordi che si sfaldano fra le pagine del cielo. 
Delle sfumature calde di un paesaggio che si trasforma come la mia essenza, ormai sazia d'abitudine.

Oggi cercavo un sinonimo per lo spigolo contro cui batteva il mio cuore pensandoti,
un sinonimo per descrivere l’indifferenza che nasce alla fine di un amore,
ma sempre se l’amore vissuto non era abbastanza forte da legare per sempre.

Oggi vorrei del tempo per sfogliare le nuvole. 
Sfumarne i contorni e macchiarli di sogni fra le dita.
Sorridere di nascosto immaginandone una abbastanza grande da contenere il mio Amore.


lunedì 11 ottobre 2010

PERDONARSI.

Si perdona finché si ama.
Credo che questa e soltanto questo sia un'enorme veritá.

Questione di sguardi.
Pura innata istintiva comunicazione: io che guardo dritto come te sul marciapiede di fronte.
Le nostre ombre che per gioco di luce si incontrano.
Siamo lontani ma mai abbastanza per non incrociarsi, ancora.

Per il resto ci sono molteplici sfaccettature dell'amore dell'amicizia dell'affetto.
É la bellezza della vita.
Ma le ombre, per chi le sa vedere rimangono comunque le qualitá piú belle dell'uomo.