La vita é un valzer.

La vita é un valzer passo dopo passo, inciampando al suo ritmo.

lunedì 31 gennaio 2011

IMPAZIENZA.

 
 



" Aspetta che il tuo sogno si avveri, 
e sarai liberato. 
Prima o poi succede sempre. 
Basta aspettare. 
La tua opera, prima di scriverla, dovresti viverla. "

[Maxence Fermine]


E ci sono giornate come questa che faccio fatica a tenere sotto controllo il mio istinto e la mia impazienza.
Devo fare mille cose, occupare i pensieri, vedere persone.
Muovermi.

Ho l'orecchio teso, scintille a fior di pelle, la risposta pronta dietro l'angolo ed in generale, una paura fottuta.

giovedì 27 gennaio 2011

VERTIGINE.




“ Chi tende verso l’alto deve aspettarsi prima o poi di essere colto dalla vertigine. 

Che cos’è la vertigine? 
Paura di cadere? 
Ma allora perchè ci prende la vertigine anche su un belvedere fornito di una sicura ringhiera? 

La vertigine è qualcosa di diverso dalla paura di cadere. 

La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura. ” 

[Milan Kundera]




Ed é cosí .. io ho tanto desiderio di salire dove non sono arrivata mai, di affacciarmi e spenzolarmi su quel 'belvedere' tanto attraente.
Adesso so che con te finalmente posso farlo.
Provo mille battiti e soffro mille attese. 
Ogni tanto tremo, ma posso farcela.

Ieri ti guardavo. 
Mentre sceglievamo due poltroncine in quella platea dell'Odeon vuota che sembrava lí quella sera solo per noi.
Per il nostro film autonomo.
Il tuo sguardo era attento ai particolari e intelligente, i tuoi capelli lunghi scuri e profumati, e le tue mani magre erano come veline su di me. 

Quel tuo modo di appoggiarle sulle mie ginocchia, di intrecciarle a cornice dei miei palmi mi fa sentire incastrata a te.

Sento di avere lati intagliati perfettamente per i tuoi e di poter dare il meglio perché mi vedo condividere senza sforzo anche quelle virgole di me che non ha mai notato nessuno, quelle sfumature a cui in realtá tengo cosí tanto a custodire.

A te non devo dare spiegazioni se non sono tagliata per l'abitudine e non chiamo alla stessa ora, se aspetto qualche ora per risponderti ad un messaggio, se ho bisogno di solitudine e dei miei spazi.
La tua indipendenza é forte quanto la mia.
Ed é anche per questo che mi tieni testa come nessuno ha fatto mai. 
Che giochiamo alla pari ed é bellissimo.
Adesso provo sulla mia pelle cosa significa correre, vivere con quell'ebrezza di libertá che mi attraeva da sempre.

Sento anche peró cosa significa aver perso tutta quella sicurezza e facilitá che Ale portava con se, il suo amore senza condizioni.
Lui aveva le braccia tese verso di me sempre, aveva necessitá di me, mi stimava. 
Era piú facile.

Con te niente é facile, con te non valgono le mie protezioni.
Sento che cammino su un filo.
Ma che questo mi tiene caldo il motore.

Tremo di vertigine. É speciale.


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lunedì 17 gennaio 2011

RISCHIARE.






Premetto che ho trascorso un sabato sera da 10 con i miei migliori amici e lui, sono rincasata alle 5.

Ma era una domenica importante.
Non importa se ho dormito 3 ore scarse.
Nemmeno se quasi gli occhi hanno fatto fatica ad aprirsi.
Sono scesa dal letto, ho appena socchiuso le persiane e c'era una giornata cosí primaverile che ho infilato il meglio da cavallerizza che avevo e sono corsa da lui, senza pensarci due volte.

Ormai con questa voglia di nuovo che mi ritrovo, non potevo certo perdermi la parata e la processione a cavallo, proprio con lui poi, inesperto quanto me.
Chissenefrega se quasi sicuramente le avremmo combinate anche oggi le nostre, d'altronde guai deludere le aspettative, noi non avremmo mai potuto farlo!
Staccare la spina, buttarsi fra i boschi e divertirsi insieme ai miei sani amici cavalieri, ai loro sorrisi e alla mia 'scimmia' mogano non ha un prezzo.

Che soddisfazione!!
Dio se adoro le sfide.
Fanculo ai tamburi e alle trombe casiniste che ci hanno solo fatto sgranchire le gambe, e fare qualche funambolismo per sorprendere il pubblico.
O giusto per sedersi al tavolo (di un agriturismo incredibilmente paradisiaco) e mangiare cose genuine soddisfatti, con i muscoli allenati e un po' stanchi, col sole in faccia e sul cuore, con lui "parcheggiato" accanto a me a mangiare, vivente parlante e nutrito di avena e non di benzina.
Che soddisfazione!!

Mi basta un giorno cosí e tutte le fatiche della settimana ed il lavoro massacrante sono in cavalleria.
Appunto.

Poi il ritorno a casa é stato binomio.
Montare in sella felice e rendersi conto che siamo sempre piú una cosa sola, con i nostri capelli lunghi al vento.
Per la prima volta dopo 7 mesi insieme mi sono accorta che era arrivato il momento, ero pronta per fidarmi davvero.
Ho rinunciato al controllo, ho lasciato le redini morbide e mi sono attaccata al suo collo piú stretta che potevo.
Sentivo il suo cuore battere forte,di controtempo al mio facevano un tuono continuo.
Il suo respiro si faceva impaziente e carico, il mio sereno.
Fanculo se non era la situazione piú giusta, il terreno era bagnato, i campi coltivati e non era prudente, sentivo i suoi muscoli tesi come corde ed i miei rilassarsi piano piano.
Quando ha voltato il suo viso l'ennesima volta verso di me, come a chiedermi il permesso, ho guardato i suoi occhi e tanto era l'adrenalina e la dolcezza che contenevano che ho socchiuso i miei, ed ho cercato di rimanere cosí piú a lungo che ho potuto.
Poi al galoppo in discesa, veloce, senza freni, quanta libertá.
Sembrava di volare.

Quando ho riaperto gli occhi dominavamo Firenze, mi sembrava di essergli corsa incontro come mai ed averla incontrata veramente.
Sono stata mille volte a Cercina, ho guardato il panorama mille giorni da li ma mai ci sono saltata dentro cosí.

Ed ho pensato che é la metafora di quello che ho voglia di fare della mia vita da oggi, sempre.
Rischiare ma entrarci dentro davvero.
Perché mi viene naturale e so farlo a modo mio.
Senza mezze misure e freni.
Fidandomi quando é il momento ed é il mio cuore che ci crede. 

Non ho affatto perso la voglia, dopotutto il peggio che ho passato.
Sono carica di ottimismo e voglia di meraviglia.
E so che sapró vivere appieno anche te.
Che sei cosí unico e inconvenzionale.
Che mi fai camminare sulla corda e assaporare l'attesa, anche se non ci riesco sempre.

Con una paura fottuta ogni tanto ma un cuore che batte a mille.

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lunedì 10 gennaio 2011

TROVARSI.



[Inverno 2011 - Protezioni naturali ]


" Se è davvero così, se ti senti tra parentesi, permettimi allora di infilarmici dentro e che tutto il mondo ne rimanga fuori. "

[David Grossman]


domenica 9 gennaio 2011

RUGGINE E CAPRIOLE.


" Hai pioggia dentro il sole
hai ruggine e capriole
ogni saggezza come ogni follia
la gioia e la sua nostalgia
quelle parole che non trovi mai
come quelle che scordare non puoi

tutto è dentro
quello che hai
quello che sai
è dentro. "


[Niccoló Fabi]





Come mai mi piaceva quella combinazione di parole mi dicevi?
Perché io sono fatta cosí di contraddizioni e miracoli, di ruggine e capriole.

Adoro il mio entusiasmo, l'ottimismo innato nell'affrontare la vita, la solaritá che non si spegne facilmente e il mio essere dispettosa per strappare un sorriso anche a chi mi circonda.

Ma quanta ruggine! Aspetti che vorrei cambiare di me ma non posso. La cocciutaggine e il perseverare negli errori, l'ingenuitá e l'orgoglio molto spesso causa di schiaffi sonori, il mio perfezionismo assoluto, l'incurabile impazienza.

Sono cosí, a te adesso mi presento senza filtri, so che sai apprezzarmi per quello che sono e sai farmi sentire come hai fatto stasera, in mezzo agli amici importanti di sempre con le tue dita intrecciate nelle mie e con il cuore che batte a mille dentro, orgogliosa e felice.

Vali piú di quanto pesi. 
Sei un arcobaleno e mi accendi di un tono i colori dentro.

Menomale che il destino mi ha fatto essere li quel giovedi, o come mi hai detto stasera menomale che sei venuto a cercarmi, era tanto, veramente tanto che ti aspettavo.






martedì 4 gennaio 2011

A CUORE SCALZO.






Proprio cosí. Camminiamo a 'cuore scalzo' su questo 2011 che é arrivato accanto a te.
Che mi hai aiutato a gustare la notte e il giorno di questi tre giorni bellissimi, a vivere un pó fuori tempo, come piace a noi.
Lunghe passeggiate e brividi. Pause di occhiate e sorrisi.
Complicitá.

In una Roma prosperosa e bellissima, piena di gente e d'arte e d'ossigeno per la mia mente.
Altalena fra quel che é stato e quel che sará, un po' come noi.
Che schizziamo sempre piú in alto.
Pronti al salto.

Stanotte ripensavo a te che leggi e traduci i sonetti in francese di La Fountaine e mi tieni la mano.
Di fronte a quel rosso, verde, blu acceso delle illustrazioni di Chagall.
Al valore di quel momento.
E ai tuoi occhi verdi e pieni.
Un verde mare di speranze per crescere, volare, interpretare una realtá che non avevo mai guardato con queste lenti, con questa serenitá e con l'egoismo che mi hai insegnato ad avere, quello sano che ci da la spinta per inseguire la felicitá, senza adeguarsi agli altri.


E' un nuovo inizio.
Buon 2011 a tutti.
E soprattutto a noi.