La vita é un valzer.

La vita é un valzer passo dopo passo, inciampando al suo ritmo.

venerdì 23 marzo 2012

LA LAVATRICE

[Pori - Marzo 2012]


Ho sognato la lavatrice e da allora ci ragiono un po' su come facevo nel sogno, seduta a gambe incrociate quasi fosse metafora.

Perché ci vuole un grande coraggio, ad aprire lo sportello e infilare le tue cose e le mie, scegliere il detersivo, scegliere il programma e dare il via.
Perché quelle cose si mischieranno un po', e ne usciranno ancora se stesse ma con qualcosa in comune.
Si assomiglieranno, un po' come mi accorgo che stiamo facendo noi. 
Contagiandosi con i modi di dire, con i sentimenti, la sottile cadenza delle parole, le espressioni del viso.

Aha.

E detta cosí sembra una gran bella cosa, perché é restare se stessi ma allo stesso tempo é diventare qualcosa di più, qualcosa che è se stessi e che è la nostra somma insieme.
E allora, forse, l’unico coraggio che ci vuole è nel decidere di farla, la somma, non sapendo bene cosa ne verrà fuori, chiudendo con un sorriso quell'obló alle spalle, immaginando il risultato e il profumo.

E i giorni dopo quel 'lavaggio'? quando non sará il profumo che non si sente dalla bottiglia di detersivo, ma quello reale che rimane sui vestiti? 
Saremo contenti di quel risultato?
Perché il tuo odore mi piace, anche quello che hanno le tue cose che non é quello che hai propriamente addosso, ma con l'olfatto niente é matematico.
A volte l’odore sembra pungente, e invece poi il profumo sarà delicato.
Chissá.

La cosa sicura é che non potremo cambiarci come si fa con i detersivi. O almeno non potremo farlo senza prima strapparci di dosso, perché abbiamo radici e uncini come certi semi che rigogliano ogni giorno di piú nell'umiditá di un fazzoletto di carta.

E sarebbe dura, perché a volte mi indossi davvero e mi pronunci nei dettagli.
E allora rimango pensierosa, ma mi sento di poter trovare il coraggio per aver fiducia in un lavaggio, in una centrifiga, in un detersivo.

E quando mi immagino in quella piccola casa penso subito a Dalí e ad un bagno un po' piú grande e alla mattina, insieme.


martedì 6 marzo 2012

L'UNICA BRUTTA PIEGA DI FEBBRAIO.


[ Riflessioni sul falcone - Inverno 2012]

Sembra che febbraio mi porti via sempre un amico importante in piú, e chissá se mai servirá a qualcosa.

Ma l'amicizia é come l'amore, é un sentimento che deve essere corrisposto in ugual natura e misura da entrambe le parti.

Da buona rondine quali sono penso sempre che ritornerá la primavera e che torneremo a sorriderci come abbiamo sempre fatto. 
Ma dentro di me stavolta ho la sensazione che non sará cosí.

É stato tutto molto importante, tutto degno di esser vissuto da NY a Napoli da Milano a Londra, in mutande e con la sciarpa al collo.
28 stagioni di abbracci sinceri, sogni, risate e pizzicotti.

Ti voglio bene.

venerdì 2 marzo 2012

CIAO A TE



  

ciao al tuo pugno chiuso tenero caprone col pelo sul cuore mai mai deluso..