La vita é un valzer.

La vita é un valzer passo dopo passo, inciampando al suo ritmo.
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domenica 29 aprile 2012

NODI.




You have bound my heart with subtle chains
So much pleasure that it feels like pain
So entwined now that we can't shake free
I am you and you are me

[Depeche Mode] 



Stanotte ti ho pettinato i capelli bellissimi. Sono cosí diversi dai miei, cosí neri, cosí forti, eppure cosí facili da districare. 
Me li passo tra le dita e vorrei contagiarli di tutte le parole trattenute, dei brividi, di tutto quello che ho dentro per te che é cosí nuovo e lontano dalla mediocritá.


 

venerdì 23 marzo 2012

LA LAVATRICE

[Pori - Marzo 2012]


Ho sognato la lavatrice e da allora ci ragiono un po' su come facevo nel sogno, seduta a gambe incrociate quasi fosse metafora.

Perché ci vuole un grande coraggio, ad aprire lo sportello e infilare le tue cose e le mie, scegliere il detersivo, scegliere il programma e dare il via.
Perché quelle cose si mischieranno un po', e ne usciranno ancora se stesse ma con qualcosa in comune.
Si assomiglieranno, un po' come mi accorgo che stiamo facendo noi. 
Contagiandosi con i modi di dire, con i sentimenti, la sottile cadenza delle parole, le espressioni del viso.

Aha.

E detta cosí sembra una gran bella cosa, perché é restare se stessi ma allo stesso tempo é diventare qualcosa di più, qualcosa che è se stessi e che è la nostra somma insieme.
E allora, forse, l’unico coraggio che ci vuole è nel decidere di farla, la somma, non sapendo bene cosa ne verrà fuori, chiudendo con un sorriso quell'obló alle spalle, immaginando il risultato e il profumo.

E i giorni dopo quel 'lavaggio'? quando non sará il profumo che non si sente dalla bottiglia di detersivo, ma quello reale che rimane sui vestiti? 
Saremo contenti di quel risultato?
Perché il tuo odore mi piace, anche quello che hanno le tue cose che non é quello che hai propriamente addosso, ma con l'olfatto niente é matematico.
A volte l’odore sembra pungente, e invece poi il profumo sarà delicato.
Chissá.

La cosa sicura é che non potremo cambiarci come si fa con i detersivi. O almeno non potremo farlo senza prima strapparci di dosso, perché abbiamo radici e uncini come certi semi che rigogliano ogni giorno di piú nell'umiditá di un fazzoletto di carta.

E sarebbe dura, perché a volte mi indossi davvero e mi pronunci nei dettagli.
E allora rimango pensierosa, ma mi sento di poter trovare il coraggio per aver fiducia in un lavaggio, in una centrifiga, in un detersivo.

E quando mi immagino in quella piccola casa penso subito a Dalí e ad un bagno un po' piú grande e alla mattina, insieme.


lunedì 6 febbraio 2012

UN GUSCIO NUOVO.


[Nuove luci - Inverno 2012]




























Passeggio per quella casina e mi innamoro di ogni centimetro di polvere.
Mi soffermo sulla porta del salone e mi chiedo se mai vorró dei figli.
Adesso che ho bisogno di vivere il due, con una fame che nn conosce sazietá.
In un modo che mai potevo pensare mi potesse appartenere.

Quando tutto il resto mi confonde la mente di domande fra le assenze, le nuove presenze, il carpe diem, le inaspettate soddisfazioni e le altrettante inaspettate delusioni.
Per quel dio quattrino, che rende debole il forte e incatena i sogni.

Infondo i treni passano e passeranno, le gambe tremano e tremeranno.
Ma non sono questi gli istanti che decidono il futuro?


mercoledì 30 novembre 2011

NON ARTEFARE.



[L'occhio che brilla - Inverno 2011]


E allora non c'è neanche bisogno del limone per profumare
è giá perfetto il suo odore naturale, 
non artefare, 
non arte-fare. 

[Morgan] 

Non artefare che significa? 
Lasciare che le cose ti comunichino senza forzature e imprimerle senza rifletterci due volte. 
Oneshot.
Evitando i meccanismi.
E vivere quel brillare, per un attimo e per davvero.
 

martedì 22 novembre 2011

I 2 CALZINI




Quando saremo due saremo veglia e sonno,
affonderemo nella stessa polpa
come il dente di latte e il suo secondo,
saremo due come sono le acque, le dolci e le salate,
come i cieli, del giorno e della notte,
due come sono i piedi, gli occhi, i reni,
come i tempi del battito
i colpi del respiro.
Quando saremo due non avremo metà
saremo un due che non si può dividere con niente.
Quando saremo due, nessuno sarà uno,
uno sarà l’uguale di nessuno
e l’unità consisterà nel due. 
Quando saremo due
cambierà nome pure l’universo
diventerà diverso.

 
[Erri De Luca]
 
I litigi belli sono questi, quando ognuno ha la sua posizione e lí per lí per orgoglio non ci si vuole venire in contro.
Perché non si é discusso a caso, lo si é fatto per qualcosa che si crede davvero giusto. 
Ma poi appoggiare la testa sul cuscino e sapere che tu dall'altra parte del letto non sei in pace, mi fa credere che non importa quello che é stato, non é poi quello l'importante.
La necessitá é abbracciarti al piú presto.
Punto.

venerdì 11 novembre 2011

CHE COS'HAI TU DA BRILLARE TANTO?




[Rette Parallele - Ottobre 2011]


É un anno che me lo chiedo.
E pensare che l'avevo definito ' un'affare da poco '.

Sono 12 mesi che ci siamo incontrati e mai piú lasciati.
Io e te.
Che abbiamo cantato e sognato l'Africa.
Che abbiamo dimenticato bagagli e abbiamo sfidato la gravitá.
Sono 12 mesi che ho conosciuto il casale con piú stanze che avessi potuto immaginare.
Che ho trovato la forza di amplificare me stessa.
Che ho riscoperto che si vive di colori e di pura luce.


V :  Che bello lav' averti incontrato.
D :  A domani 'andina.


Cin.


lunedì 7 novembre 2011

28.







Forse la cosa migliore è smetterla di pensare a dove sei diretto e goderti dove sei. 

[Bill Lawrence]  



E siamo arrivati a quota 28.
E ho sempre la stessa voglia di soffiare le candeline di quando ero bambina.
Anzi di piú. Perché la mia vita é veramente mia adesso ed ogni momento che passa son granelli d'oro.
Non perché sia tutto rose e fiori, anzi. Il culo da ieri mi gira davvero male e neanche io so capire quanti danni sto combinando.

Ma ho ricevuto affetto e regali bellissimi, alcuni fatti apposta per me.
Uno dalla persona dagli occhi piú belli e profondi che conosco, che mi ha regalato l'opera dell'autore che amo di piú.
L'altro dalle amiche che sanno raccontarmi proprio per quello che sono e sanno che muoio dalla voglia di vivere di luce.


E intato una piccola casa blu bardini in lavorazione presto sará pronta, e da lí sará solo profumo di futuro.

mercoledì 19 ottobre 2011

IL MIO PARCO GIOCHI.


[La societá - Autunno 2011]


Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano 
in una zona già nostra 
- che già viviamo -
e facendole vibrare ci permettono di cogliere 
nuovi spunti dentro di noi. 
[Cesare Pavese] 

É merito vostro. 
Di tutte quelle persone che hanno fermamente creduto in me, sempre.
Che mi hanno aiutato ad avere determinazione e coraggio quando le gambe facevano 'giacomogiacomo', e hanno riempito le mia ansie con allegria ed abbracci.

É merito vostro, di quei pochi che hanno saputo risvegliare ognuno a suo modo, pterodattili, grilli, cantastorie, arcobaleni, giocolieri ed hanno reso le mie viscere un invidiabile parco giochi.

Il primo passo é fatto, era insperato.
Nel secondo ci credo, chissá se il finale sará ancora piú lieto.


lunedì 17 ottobre 2011

DREAMERS

[Giocare col fuoco - Autunno 2011]


You may say I'm a dreamer, 
but I'm not the only one.

[John Lennon]


Che significa se quello che fai ti appartiene al cento per cento?
E se la persona che hai accanto tira fuori il meglio di te?

I risultati si vedono. Sono fin troppo insperati.
Ormai mi sembra che quello che sogno da sempre sia ad un passo da me.

Che significa?
Se non che sono felice?



lunedì 3 ottobre 2011

WONDERING STARS







E ritrovarsi a piangere come una bambina fra le braccia del gigante-amico perché la posta é troppo alta e le regole del gioco non le comprendo piú.
Avere paura. E sentirsi la testa in whitestorm.

Paura del domani, di cosa potrebbe cambiare, e di quelle braccia e di quei capelli lunghi.
La mia testa che non ha tregua, mai.

E poi accorgersi che questi pensieri pulsano in testa ed é colpa di qualcosa che non ha niente a che vedere con la me di adesso e con te.
E che osare prima di fasciarsi la testa.
Dirsi una parola in piú nel dubbio. 
Sempre.

'Ti ho scritto, sono piú brava a scrivere che a parlare'.

Tanto non ce l'avrei fatta a dirti tutto d'un fiato e magari per orgoglio te l'avrei detto male.

E tu. Non deludi mai.
Con tutte le difficoltá per raggiungerti, sei un pozzo.
Scuro ma prezioso.
Si puó pescare tutto in te : gesti scontrosi come le parole di stasera.
Non ci speravo eppure eccome se c'erano.
Mature. Vere. Che sanno cosí tanto di te.

'Una margherita per te penso che ce l'avró sempre'.
Appoggiare la testa sul cuscino e sentirsi bene.

E io lo so che rischiare fa parte di me e che a tutta questa bellezza, nascosta, difficile ma mia piú che mai, io ci voglio credere.

sabato 1 ottobre 2011

COME SEMPRE.


[Soli inventati - Autunno 2011]



Mi mancava, mi mancavi da morire.
Stare a guardarti negli occhi sorseggiando una corona.
Quei gesti semplici che tutto sono diventati fuorché scontati.
E quella sensazione leggera che le cose belle della vita siano ancora tutte da scrivere.

venerdì 23 settembre 2011

REAL IS LOVE


[Ad ogni passo un anello in piú - Estate 2011]


Chi non ha mai commesso l'errore di togliersi 
i pantaloni prima delle scarpe, 
costui non sa niente dell'amore.

[Giorgio Gaber]



La vita. Ti sorprende sempre e ci vuole l'elmetto.
Ma quando, nonostante tutto, hai dimostrato di avere l'arma giusta per contrattaccare capisci che ne vale la pena per una vita bella e piena cosí.

Da due giorni dormo con la persona piú speciale che ho mai conosciuto e ho 4 certezze in piú:

1. amo davvero.
2. ho un'amica che non perderó.
3. voglio vedere i miei sogni realizzati.
4. e non mi spaventa lavorare duro per viverli.

Ho cominciato un corso di fotografia bellissimo, sto costruendo una casa vera e di uccelli belli e selvaggi nella testa, che crescono e prendono concretezza, ne ho meno ma piú resistenti e ambiziosi.

Fra poco li lasceró provare a volare.
Tanto sono sicura che la strada la destinazione la sanno e male male tornaneranno da me con una bella esperienza in piú alle spalle. 

E poi come dice Gaber chi ha passione non segue le regole, e vive anche togliendosi i pantaloni prima delle scarpe.


domenica 4 settembre 2011

BILANCINO



[Datemi la sete andrò a cercare una sorgente - Estate 2011 ]


Non so nulla con certezza, ma la vista delle stelle mi fa sognare.

[Vincent Van Gogh]  

  
Essere a tu per tu con la natura, allontanarsi un po' dalle chiacchiere, dalle cose di tutti i giorni e ritrovarsi completamente immersi senza farsi piú domande solo con gli amici che condividono la tua piú grande passione.

Abbiamo bisticciato un po io e Tazio, con la sua dose di avena che a un purosangue fa dimenticare che non é piú il tempo di correre in velocitá.
Ci bisticcio ma lo adoro, con quello sprezzante rifiuto del pericolo, quel suo non arrendersi mai, quell'entusiasmo cosí inaspettato ogni tanto e soprattutto quel suo imporre sempre il suo punto di vista e pretendere sempre che lo prenda in considerazione quando scelgo.
Siamo un po' come dire in societá, un po' piú azionista di maggioranza io ma che dire, nemmeno ci giurerei. 
Arrivata al lago é stato bellissimo. 
Scendere giú per i sentieri e lavarsi a basso impatto ambientale mentre il mio compagno di viaggio si rifocillava.
E che luce abbiamo trovato! 
Una foschia che immalinconiva tutto e lo rendeva incantato.
Ho montato anche per la prima volta la tenda (con l'aiuto di Leo in realtá), come una piccola giovane marmotta e ho aspettato D. che arrivasse dopo il lavoro con il cuore a mille perché ogni volta mi manca come il sole.

Abbiamo dormito malissimo, senza tappetini, materassini, o un cuscino in due. I suoi piedi sbucavano nella veranda ed era impossibile non  ruzzolarsi addosso perché eravamo in discesa.
Ma fuori ci accompagnavano i rumori di quel posto senza traffico, il respiro di Tazio e gli altri cavalli, qualche goccia di pioggia che si posava leggera come rugiada sulla tela della tenda.
E dentro solo i nostri cuori e i nostri aliti.

Mi sono sentita come in uno scrigno di bellezza.
Felice da scoppiare.


domenica 21 agosto 2011

LUCE.

[l'eldorado a Tegge - Estate 2011]

Ieri da queste parti erano 40 gradi, in sella al motorino Luca é passato a prendermi e abbiamo fatto un giro in centro.
Ha visto una luce diversa nei miei occhi.
E non é solo lí.

C'é luce la mattina quando mi sveglio e la tua mano é sul mio fianco.
Quando mi accorgo che il tuo mignolo del piede si é incatenato al mio.
E quando ci prepariamo da cena o io ti punzecchio senza risultato e ridiamo.
C'é luce quando stanca morta mi addormento sul divano e sbirciando per capire dove mi trovo ti scopro che mi osservi e sorridi.
Quando ci beviamo un bicchiere di vino con i nostri ritmi 'blandi'.
Quando canticchiamo, io invento le parole che non so e tu fai finta di non farci caso.
Quando ti appoggio la nuca sulla pancia e leggo a voce alta, e so che siamo alla stessa pagina di quel libro.
C'é luce quando mi lasci il mio tempo, il mio spazio, e il gusto di rovesciare un bicchiere di caffé.
Ma soprattutto c'é luce perché anche se ci sono desideri avidi di concretezza, che spesso non sanno raggiungere la realtá anche se desiderano piú di altra cosa penetrarla, ce ne sono altri che hanno tatto olfatto e gusto, e da soli hanno imparato ad arrivare dove tutto é emozione.
Sono come piccole stanzette privilegiate ed é facile e bellissimo spogliarsi lí dentro.
E spalancare le finestre e affacciarsi sull'eldorado.

Basta una volta e quella luce lí é cosí forte che poi non puoi piú non portarla dentro gli occhi tutti i giorni.


martedì 2 agosto 2011

MARE DENTRO.


[ Zangolette sarde - Estate 2011 ]



“ Quando Cecilia si ritrovò davanti a lui
 capì che non avrebbe più avuto bisogno
 di continuare a camminare.
Si tolse finalmente le scarpe, 

le poggio sul prato e senti l’erba sotto i piedi.
Sapeva com’era arrivata fin li, 

sapeva quante scarpe aveva consumato,
sapeva che non ne avrebbe mai avuto più bisogno. 
Da ora avrebbe continuato a calpestare l’erba 
fino alla fine.”
 
[C. Hope]




V. - Perché ridi? -
D. - É segno buono. Sono felice. -

Sulla porta appena mi ha visto Dalí mi ha salutato il doppio sai? chissá se era per via del tuo odore che ancora mi porto addosso. 
In camera, ho appoggiato la valigia accanto all'armadio, senza disfarla subito come mio solito, agganciato le grucce con i miei vestiti alla mensola, non troppo vicino alla finestra cosí ci rimane quel po' di te ancora per un po'.

La nostra vacanza é finita, siamo tornati a casa, un po' intontiti, assonnati e dispiaciuti, ma felici.

340 foto scattate 4 video, me li sono riguardata piú volte come un'ebete e tutte le volte ho sorriso come se fossi ancora lí. 
Tante le espressioni, gli umori, le incertezze che trasparivano.
E che bello rivedere il tuo sorriso nell'ultimo video.
Anche la mia voce da bambina l'ho trovata simpatica.

Ti sto chiedendo molto, lo so. Ma ho intenzione di richiedere lo stesso a me stessa, mettermi in gioco veramente e non farti mancare niente.
Sapró sedermi senza dondolare le caviglie, ti sveglieró senza 'molestie', impareró a non tenermi le cose dentro 'perché fa male'.
Ti saró complementare come quando ci avvolgiamo nelle lenzuola e siamo le due parti fruscianti di una stessa caramella.

E nel frattempo manchi, vorrei stanotte appoggiarti i miei occhi sul comodino e diventare la prima canzone che ascolterai domattina.



... ♬ ♬ il cavallo di Troia é ciucco come il mio ciuffooo ♬ ♬♬ ..



giovedì 21 luglio 2011

ARRIVA :)


*

A me piace vedere le persone riunite, 
forse é sciocco, ma che dire, 
mi piace vedere la gente che si corre in contro.
Mi piacciono i baci ed i pianti, 
amo l'impazienza, le storie che la bocca non riesce a raccontare abbastanza in fretta, 
le orecchie che non sono abbastanza grandi, 
gli occhi che non abbracciano tutto il cambiamento, 
mi piacciono gli abbracci, la ricomposizione, 
la fine della mancanza di qualcuno.


[ Jonathan Safran Foer ]


Evviva. É arrivato il nostro giorno.
 

- 1




Le cose girano all'improvviso, e la prendo come una risposta del mondo alla domanda "Ed ora?"
Abbiamo preso velocitá, ed i nostri domani sono sempre piú allettanti.

E poi é la vigilia della nostra settimana insieme. Entusiasti giá progettiamo la prossima in Amazzonia, senza ancora averla vissuta. 
Mind Games. 

La canticchio spesso in questi giorni, la stessa che ascoltavo in silenzio, ambiziosa, da adolescente. 
La versione Doná/Agnelli, bellissima, ha letteralmente trovato me. 
E qualcosa vorrá dire... 



"Buone nostre-vacanze D", cin.

lunedì 4 luglio 2011

GIURAMI CHE IL COLORE DEI TUOI OCCHI RESTERA´.

  

[Per mano - Estate 2011]


La schiena è la parte che non puoi vederti, 
quella che lasci agli altri.
Sulla schiena pesano i pensieri, 
le spalle che hai voltato quando hai deciso di andare.
   
[Margaret Mazzantini]   



Ogni tanto lascio camminare D. qualche passo avanti a me, cosí lo osservo. Mentre cammina in silenzio, scherza, o cerca di educare Dalí, a volte severo a volte no.
E cerco di vedere come sto io legata alla sua mano,da spettatrice.

Lui mi richiama accanto a se sempre quasi subito, basta un'occhiata, un sorriso o un fischio,se sono particolarmente distratta.
Di corsa mi rilego a lui.
Riprendo la mia camminata veloce per stare dietro a quelle gambe lunghe e incantata come sempre e anche piú ieri in quel piccolo centro di Massa Marittima che era in pieno vigore per la sua notte bianca, dentro di me zitta zitta penso che sono al posto giusto nel momento giusto.
E che i miei ritardi sono serviti a qualcosa.

Ecco la mia cornice.Non devo adattarmi e stringermi io per starci dentro.
É fatta su misura per me.

Finalmente.
E mi sembra passata un'eternitá, da quando mi stringevano altre braccia, mi sorridevano altre labbra e mi riflettevo in altri occhi.
Quasi un'altra me ed un'altra vita.


lunedì 27 giugno 2011

PASSIONI.




E era arrivato il giorno in cui dopo mille peripezie anche una Peter Pan come me si é sentita cresciuta.
Smussando gli eccessi (un po'), imparando a rifettere di piú e prendendo a spallate la suddetta distintiva maledetta Impazienza che mi contraddistingue da sempre.

Poi dopo un giorno come questo, in cui indossi un costume di repertorio e assomigli ad un campanellino verde sulle note della sinfonia #39 di Mozart, ti accorgi che non é detto sia cosí, perché le emozioni parlano chiaro e non ci sono manuali da seguire per insegnargli a sottostare alle regole di comportamento.


Quanti saggi avró fatto nella mia vita?
Rassegne o concorsi anche piú importanti?
Tanti.



Eppure stanotte mi batteva il cuore a mille, sembrava spingesse sul diaframma con tutte le sue forze.
I miei muscoli erano corde di violino, e dentro avevo solo una gran voglia di far accompagnare quelle note da tutta la mia devozione alla danza che porto dentro fin da quando sono nata.


Un subbuglio.

E che significa allora? che le passioni, quelle due/tre vere e profonde che porto con me da sempre, nate senza motivo e non ricordo nemmeno io quando, sono sotto la corteccia del cuore e non si sono perse col tempo, nemmeno in intensitá.
É come se si fossero scavate un loro spazio dentro, custodendo quel qualcosa di me che ogni tanto trascuro o dimentico.
E lí sanno aspettare finché é il momento e si e soprattutto mi risvegliano.


Esattamente C O M E Q U A N D O E R O B A M B I N A.


Perché se lo si é nati si rimane "appassionati" per sempre.
E stasera, mentre mi preparo uno spazietto sul cuscino spingendo Dalí un po' piú in lá, stanca morta ma felice, mi sembra solo di avere una gran fortuna ad essere nata incorreggibilmente sensibile e sognatrice cosí.



ps: come la Ferri non ce n'é!!! Buonanotteeee


venerdì 17 giugno 2011

BIRRA IN BOTTIGLIA E TE.

[luna rossa - Estate 2011]

Ho parlato di divergenze,
hai parlato di presenze.
ci siamo accorti delle distanze,
ci siamo detti anche: 
"spero per sempre" 

[Morgan]

Seduti sulle scalinate al piazzale. 
Una birra in bottiglia.
Le tue braccia lunghe mi intrecciano le ginocchia.
I miei occhi cercano di sfuggere i tuoi, che mi trema lo stomaco altrimenti.

Mi intrappoli, ma non voglio scappare.
Non potrei.
Piú.

Ti apri cauto e ti ascolto.
Incantata.
Mi piace tanto sognare con te.
Diventa tutto piú reale.
La luna ieri é diventata rossa.