La vita é un valzer.

La vita é un valzer passo dopo passo, inciampando al suo ritmo.
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venerdì 23 marzo 2012

LA LAVATRICE

[Pori - Marzo 2012]


Ho sognato la lavatrice e da allora ci ragiono un po' su come facevo nel sogno, seduta a gambe incrociate quasi fosse metafora.

Perché ci vuole un grande coraggio, ad aprire lo sportello e infilare le tue cose e le mie, scegliere il detersivo, scegliere il programma e dare il via.
Perché quelle cose si mischieranno un po', e ne usciranno ancora se stesse ma con qualcosa in comune.
Si assomiglieranno, un po' come mi accorgo che stiamo facendo noi. 
Contagiandosi con i modi di dire, con i sentimenti, la sottile cadenza delle parole, le espressioni del viso.

Aha.

E detta cosí sembra una gran bella cosa, perché é restare se stessi ma allo stesso tempo é diventare qualcosa di più, qualcosa che è se stessi e che è la nostra somma insieme.
E allora, forse, l’unico coraggio che ci vuole è nel decidere di farla, la somma, non sapendo bene cosa ne verrà fuori, chiudendo con un sorriso quell'obló alle spalle, immaginando il risultato e il profumo.

E i giorni dopo quel 'lavaggio'? quando non sará il profumo che non si sente dalla bottiglia di detersivo, ma quello reale che rimane sui vestiti? 
Saremo contenti di quel risultato?
Perché il tuo odore mi piace, anche quello che hanno le tue cose che non é quello che hai propriamente addosso, ma con l'olfatto niente é matematico.
A volte l’odore sembra pungente, e invece poi il profumo sarà delicato.
Chissá.

La cosa sicura é che non potremo cambiarci come si fa con i detersivi. O almeno non potremo farlo senza prima strapparci di dosso, perché abbiamo radici e uncini come certi semi che rigogliano ogni giorno di piú nell'umiditá di un fazzoletto di carta.

E sarebbe dura, perché a volte mi indossi davvero e mi pronunci nei dettagli.
E allora rimango pensierosa, ma mi sento di poter trovare il coraggio per aver fiducia in un lavaggio, in una centrifiga, in un detersivo.

E quando mi immagino in quella piccola casa penso subito a Dalí e ad un bagno un po' piú grande e alla mattina, insieme.


lunedì 6 febbraio 2012

UN GUSCIO NUOVO.


[Nuove luci - Inverno 2012]




























Passeggio per quella casina e mi innamoro di ogni centimetro di polvere.
Mi soffermo sulla porta del salone e mi chiedo se mai vorró dei figli.
Adesso che ho bisogno di vivere il due, con una fame che nn conosce sazietá.
In un modo che mai potevo pensare mi potesse appartenere.

Quando tutto il resto mi confonde la mente di domande fra le assenze, le nuove presenze, il carpe diem, le inaspettate soddisfazioni e le altrettante inaspettate delusioni.
Per quel dio quattrino, che rende debole il forte e incatena i sogni.

Infondo i treni passano e passeranno, le gambe tremano e tremeranno.
Ma non sono questi gli istanti che decidono il futuro?


lunedì 12 dicembre 2011

LIFE ON MARS?

 
 


'Cause I wrote it
ten times or more
It's about to be writ again
As I ask you to focus on.

[David Bowie]


Parlare di quel che é stato e che merita ore ed ore di riflessione e sorrisi, con la certezza di quel che sará e che merita abbracci strettistretti e l'Africa. 
In contorno quegli amici che per me saranno sempre i migliori.
Non so piú essere severa con me stessa perché di sbagli ne faccio tanti, ma vedo lontano e giusto, quasi sempre.

venerdì 11 novembre 2011

CHE COS'HAI TU DA BRILLARE TANTO?




[Rette Parallele - Ottobre 2011]


É un anno che me lo chiedo.
E pensare che l'avevo definito ' un'affare da poco '.

Sono 12 mesi che ci siamo incontrati e mai piú lasciati.
Io e te.
Che abbiamo cantato e sognato l'Africa.
Che abbiamo dimenticato bagagli e abbiamo sfidato la gravitá.
Sono 12 mesi che ho conosciuto il casale con piú stanze che avessi potuto immaginare.
Che ho trovato la forza di amplificare me stessa.
Che ho riscoperto che si vive di colori e di pura luce.


V :  Che bello lav' averti incontrato.
D :  A domani 'andina.


Cin.


lunedì 7 novembre 2011

28.







Forse la cosa migliore è smetterla di pensare a dove sei diretto e goderti dove sei. 

[Bill Lawrence]  



E siamo arrivati a quota 28.
E ho sempre la stessa voglia di soffiare le candeline di quando ero bambina.
Anzi di piú. Perché la mia vita é veramente mia adesso ed ogni momento che passa son granelli d'oro.
Non perché sia tutto rose e fiori, anzi. Il culo da ieri mi gira davvero male e neanche io so capire quanti danni sto combinando.

Ma ho ricevuto affetto e regali bellissimi, alcuni fatti apposta per me.
Uno dalla persona dagli occhi piú belli e profondi che conosco, che mi ha regalato l'opera dell'autore che amo di piú.
L'altro dalle amiche che sanno raccontarmi proprio per quello che sono e sanno che muoio dalla voglia di vivere di luce.


E intato una piccola casa blu bardini in lavorazione presto sará pronta, e da lí sará solo profumo di futuro.

domenica 13 marzo 2011

CONTA.

[Estate 2010 - Simil bianco ]


Adesso poca mi importa se chi pensavo facesse parte del mio futuro, se n'é andato, se chi c'é stato veramente col cuore si conta sulle dita di una mano, se ci sono stati atteggiamenti spiacevoli, tanto é scivolato via e come dice la mia mamma quello che resta é quello che conta.


Di questi tempi godo di quell’alta marea di risate familiari ma anche nuove, di emozioni che attecchiscono senza segni, profezie e destini ma solo sensazioni, che parlano di me come mai era successo prima. 
Godo dei piccoli dettagli che parlano di affetto, che fanno brillare gli occhi, insegnano al battito del cuore ad allinerasi alla musica e la musica ad attaccarsi alla pelle ed amplificare le sensazioni.


S t a r e u n s a c c o b e n e.


Per la meraviglia, nonostante le mancanze.
Per le ore appoggiate sul palmo delle mani come perle iridescenti.
Per le canzoni sussurrate e urlate e vissute in ogni parola.
Per tutta questa luce finalmente tatuata dentro.
Quanto é bello lasciarsi sbocciare dal freddo come fiori agli angoli della strada, per quel sorriso che si é acceso passeggiando a braccetto con te quando la mattina si mischia con la cittá, i millemila sogni e i desideri.
Adesso che ho capito che casa è ovunque, e ovunque è anche dove amare senza presunzione di metter radice.

domenica 27 febbraio 2011

L'ALBA DI UN GIORNO NUOVO.



[ Inverno 2011 - Hemingway ]


"Ogni alba ha i suoi dubbi"

[Alda Merini]



Ed é arrivato il momento in cui un pezzo di quel vetro si é rotto. 
Ed é bastato un colpetto. 
Evviva. 
Adesso se vuoi puoi conoscere i miei mille punti interrogativi contornati da scie incolore, le mie contraddizioni ed i miliardi di pensieri arriciolati piú dei miei capelli.
  

Se ti va da ora in poi ci possiamo naufragare. 
Potrebbe essere fantastico, chissá.





giovedì 27 gennaio 2011

VERTIGINE.




“ Chi tende verso l’alto deve aspettarsi prima o poi di essere colto dalla vertigine. 

Che cos’è la vertigine? 
Paura di cadere? 
Ma allora perchè ci prende la vertigine anche su un belvedere fornito di una sicura ringhiera? 

La vertigine è qualcosa di diverso dalla paura di cadere. 

La vertigine è la voce del vuoto sotto di noi che ci attira, che ci alletta, è il desiderio di cadere, dal quale ci difendiamo con paura. ” 

[Milan Kundera]




Ed é cosí .. io ho tanto desiderio di salire dove non sono arrivata mai, di affacciarmi e spenzolarmi su quel 'belvedere' tanto attraente.
Adesso so che con te finalmente posso farlo.
Provo mille battiti e soffro mille attese. 
Ogni tanto tremo, ma posso farcela.

Ieri ti guardavo. 
Mentre sceglievamo due poltroncine in quella platea dell'Odeon vuota che sembrava lí quella sera solo per noi.
Per il nostro film autonomo.
Il tuo sguardo era attento ai particolari e intelligente, i tuoi capelli lunghi scuri e profumati, e le tue mani magre erano come veline su di me. 

Quel tuo modo di appoggiarle sulle mie ginocchia, di intrecciarle a cornice dei miei palmi mi fa sentire incastrata a te.

Sento di avere lati intagliati perfettamente per i tuoi e di poter dare il meglio perché mi vedo condividere senza sforzo anche quelle virgole di me che non ha mai notato nessuno, quelle sfumature a cui in realtá tengo cosí tanto a custodire.

A te non devo dare spiegazioni se non sono tagliata per l'abitudine e non chiamo alla stessa ora, se aspetto qualche ora per risponderti ad un messaggio, se ho bisogno di solitudine e dei miei spazi.
La tua indipendenza é forte quanto la mia.
Ed é anche per questo che mi tieni testa come nessuno ha fatto mai. 
Che giochiamo alla pari ed é bellissimo.
Adesso provo sulla mia pelle cosa significa correre, vivere con quell'ebrezza di libertá che mi attraeva da sempre.

Sento anche peró cosa significa aver perso tutta quella sicurezza e facilitá che Ale portava con se, il suo amore senza condizioni.
Lui aveva le braccia tese verso di me sempre, aveva necessitá di me, mi stimava. 
Era piú facile.

Con te niente é facile, con te non valgono le mie protezioni.
Sento che cammino su un filo.
Ma che questo mi tiene caldo il motore.

Tremo di vertigine. É speciale.


-

mercoledì 29 dicembre 2010

MOTORE ACCESO.

 

" Con te sarò nuovo. 

Ti dico queste parole nel periodo migliore della mia vita, 

nel periodo in cui sto bene, 

in cui ho capito tante cose. 

Nel periodo in cui mi sono finalmente ricongiunto 

con la mia gioia. 

 

In questo periodo la mia vita è piena,

ho tante cose intorno a me che mi piacciono, 

che mi affascinano. 

Sto molto bene da solo, e la mia vita senza di te è meravigliosa. 

 

Lo so che detto così suona male, 

ma non fraintendermi, 

intendo dire che ti chiedo di stare con me non perché senza di te io sia infelice: 

sarei egoista, bisognoso e interessato alla mia sola felicità, e così tu saresti la mia salvezza. 

 

Io ti chiedo di stare con me perché la mia vita in questo momento è veramente meravigliosa, 

ma con te lo sarebbe ancora di più. "


[Fabio Volo]

 

 

E poi torno a casa e sto con la macchina accesa, apro il finestrino anche se é freddo, mi fumo una sigaretta, ripenso alla serata fra i rumori di casa e mi sembra di prendere quell'attimo in cui senza intrusioni mi spoglio dal mondo e mi ascolto.

 

Le parole che non riesco a dire, i pensieri che si spingono un po' oltre. 

Le paure anche. Ancora tante, piú adulte e piú reali. 

 

Paura di correre, di sbagliare, di perdere questa meravigliosa sensazione. 

Leggo ovunque che la felicitá non dura una vita, e che molto spesso é un arco per cui raggiunto il culmine si ritorna indietro. 

Non lo so, come potrei respirare senza provare piú tutto questo? Eppure.

 

É solo che adesso mi sento che non c'é attimo in cui non desidero quello che faccio da un mese a questa parte, esaudisco me stessa prima di tutto, vedo chi voglio veramente vedere, mi faccio una doccia e mi metto a leggere, mi sento in pace, non lo so spiegare.. una persona libera che sa godere a pieno della sua libertá, dei momenti vuoti, dei silenzi.

 

E questo é anche il mese in cui sei nella mia vita, ogni singolo giorno. E so che tu non sei l'artefice della mia felicitá ma forse proprio come dice Volo ne sei il completamento, una piccola parolina "lode" sul 110.

 

Perché ho scritto una pagina piena di sogni, te l'ho raccontata e mi hai dato lo spunto per continuare a scrivere la successiva. Ti ho regalato una fotografia, mi hai sorriso, ci hai fatto una cornice con legno e rame ed io ho solo voglia di scattarne una nuova per vedere come la completerai.

 

Ecco cos'é, mi sento un'artista con tanti colori ad olio ed una tela davanti al naso. Un lavoro appena iniziato ed incompleto, ma di cui in prima persona ne sono soddifatta, promette bene, magari nelle sue imperfezioni sará unico nel suo genere. 

E tu ne stai creando uno completamente diverso, che a vederlo cosí accostato al mio é una scommessa ma si sta completando di paripasso al mio, e proprio questo é meraviglioso.

 

Ecco perché io ho amato un'altra persona in passato, ho sognato una vita con lui, ne ho apprezzato la semplicitá, la spensieratezza e l'amore che ha saputo darmi ogni giorno, ma ho capito che se hai un motore dentro, un fuoco che brucia legna piú del normale e non hai accanto una persona che va alla tua velocitá e non puó alimentarlo come necessita, per amore potrai rallentare abbassare la fiamma ed accontentarti, lui potrá cercare di accellerare e impiegare tutte le sue forze per tagliare legna, potrete trovare la vostra famiglia e gioire della semplicitá e dell'affetto. 

 

Ma la felicitá é un'altra cosa.

E stanotte quando ero con te all' "Aurora" ci ho pensato come non mai.



-


lunedì 27 dicembre 2010

LEZIONI DI VOLO.


Stanotte pensavo in che punto di mare stavi.
Con questa pioggia.
Mentre io mi divertivo con i miei due migliori amici e raccontavo di noi.

Faccio la 'bona', cerco di incollare i piedi a terra, ma a te ci penso spesso.
Perché ogni volta che ti chiamo mi sfarfalla dentro la tua voce al di lá del filo, e mi sento bene a raccontarti di me.
Della mia giornata, delle mie peripezie, di quello che ho notato e che mi ha fatto sorridere.
So che ti piace farmi svolazzare tra i pensieri e le impressioni e le idee.
Mi ascolti attento, mi vivi e mi riempi dentro.

E poi ogni tanto inciampo fra i tuoi occhi. Cosí difficili da ritrovare in quasiasi altro viso.
Di quel colore cosí speciale. 
Variabile. 
Che mi fa stupire sempre.

Il destino me li richiama ogni tanto i tuoi occhi, a suo piacimento, con abbastanza regolaritá ormai.
Li vedo qua e lá, come a volermi suggerire 'seguili'. 
Un sassolino alla volta, senza correre.

Io lo so che é giusto, ma dato che il freno dentro a me non l'hanno proprio inserito, segretamente anche stasera ho buttato un pensiero a come sará, e come mi succede sempre quando mi capita qualcosa in cui davvero ci credo, mi sento impaziente.
Maledettamente.


[ Inverno 2010 - Armi da volo ]

martedì 21 dicembre 2010

(LU)NICO (VA)(LORE).



Ci sono unioni che sono indissolubili.
Magari si passa del tempo lontani, perché é la vita, ma l'intesa é la stessa.
Perché ci sono persone che sono magiche, hanno il potere di trasformare il vento forte in fragori di risate, la notte in mattina, una discussione in una presa di coscienza importantissima. 

Certe persone, non dicono mai niente, non forzano mai niente, ma ci sono. E ti sorprendono sempre perché non perdono mai la voglia di raccontare e ricordarti come per loro sei.  
Anche se ti sei sentita sbagliata, se ti sei sentita insicura, tu sai che quegli occhi ti hanno osservato col cuore, stimato, e si sono fidati sempre di te.
Sono quelle persone che in momenti come questi, anche se con un po' di gelosia e paura di perderti, ti prenderanno in giro ma a modo loro continueranno a tenerti per mano e sapranno gioire di tutto questo insieme a te.
Esistono.
Ed é per quel loro esistere che potrai camminare, correre, osare, inciampare e sbagliare (come é sempre successo nella mia vita) ma dentro di te avrai una sensazione speciale e senzaprezzo: saprai di non essere mai sola.


 
[Inverno 2010 - Tre come noi tre]


mercoledì 15 dicembre 2010

MARTEDI.

[ Inverno 2010 - Saggezze in cartolina ]

Adoro i piaceri semplici, 
sono l'ultimo rifugio 
della gente complicata.

[Oscar Wilde]



Una serata meglio dell'altra.
Fatta di cose semplici e tanto entusiasmo.
Un buon 'Boogie Woogie', un bicchier di vino prima di entrare, uno spaghetto allo scoglio in vassoio grande a mezzanotte.
Mi abituo ai tuoi abbracci, cerco i tuoi occhi e le tue mani come se lo fosse sempre stato.

Capisco il termine insieme con una maturitá diversa.
Perché tu sei come me.
Non t'importa d'apparire, quello ne sono capaci tutti.
Essere é per pochi.

E allora:
' Alle sigarette.
  Alla vaniglia.
  Alla meraviglia.'



venerdì 10 dicembre 2010

DIVANO.



Dopo la tua voce stasera avevo solo voglia di un film.
Sul divano verde del salotto, il caminetto acceso, due gatte, la testa sul bracciolo, i piedi in collo alla mamma seduta e un cane labrador acciambellato davanti a me.

"Baaria" ho scelto, dvd novitá del babbo.
Una colonna sonora bellissima firmata Morricone.
Un film complesso ma di gran valore.

Un po' come la mia famiglia.


-

domenica 5 dicembre 2010

NY E´ [ parte II ]



[ Inverno 2010. Riflessi in NY Central Station ]

L'anima libera è rara, 
ma quando la vedi la riconosci, 
soprattutto perché provi un senso di
benessere quando gli sei vicino.
[ Charles Bukowski ] 




Fare le valige e soffrire sempre di piú a chiuderle, tanto il bagaglio che ti porti con te. In tutti i sensi. 
Un legame d'amicizia che faticava giá prima ad essere costretto ma che é cresciuto ancora e ancora e ancora. 
Perché ci capiamo con uno sguardo io e la mia socia e ci facciamo bastone a vicenda, se necessario.

Un po' di NY, di un dicembre tiepido da respirare a pieni polmoni, di colazioni sul tavolone di legno da 'Le Pain Quotidien' in mezzo a persone cosi diverse ma finalmente cosi degne d'osservazione.
Locali speciali, un po retró e fintanto a volte un pó bohemien, la musica dal vivo, i mille ristoranti e i personaggi famosi o semplicemente, comunemente 'personaggi', come la signora dell'OysterBar, degni sicuramente di un inchino e applauso.

Passeggiare, osservare, gustarsi le strade, le bancarelle, le fermate della metro. I colori, le espressioni che solo questa cittá sa regalare.
In grado di risvegliare quel bambino dentro che non vede l'ora di pattinare di nuovo in notturna al Rockerfeller center ed é attonito di fronte a tutte quelle luci colorate.

Prenderci il nostro tempo.
Fare le nostre considerazioni e lasciare i nostri pensieri a mezz'aria, senza forzature.
Scattare, scherzare, scrivere, ridere, abbracciarsi.
Quante risate, quanti sketch, quante diverse sfaccettature di NY abbiamo colto a questo giro!

Ed ogni sera un pensiero a casa, a tutto quello che é cambiato e a quella persona che ti fa sentire come un palloncino ad elio libero fra i sogni, l'arte, le cartoline, milioni di idee e speranze.
Che é sia vento che filo leggero e sa riportarti a casa ogni volta semplicemente con una parola o una canzone ma allo stesso tempo ti stima e ti sprona alto anche da lontano su quelle note.
Quelle che potrebbero essere parte della colonna sonora giusta per il tuo futuro, e le tue esperienze.
 
Nel frattempo incrocio le dita e spero solo che quello che provo adesso dentro, fatto di affetto amicizie e novitá imparagonabili, non si fermi mai.





lunedì 29 novembre 2010

NY E´ [ parte I ]


Due amiche ed una aereo internazionale da rincorrere fino a Roma.
Una coperta sintetica, qualche film con un audio pessimo e tante risate.
Non chiudere occhio e non vedere l'ora di arrivare.

Di corsa su un cab, con un sole calante alle spalle e 6 ore di fuso.
Soggiornare in una casa bellissima, con tanto di cucina in marmo bianco, in mezzo a oggetti splendidi di alto design.
Tirare a indovinare ma sentirsi a casa.

Poi lo shopping, i musei straordinari, gli addobbi magistrali made in US.
Freddo ed caldo.
La domenica sull'Highway ammirare la city e sentirsi modelle per un giorno. Divertirsi e ridere fino al mal di pancia grazie a una Fotografa veramente professionale e speciale.
Gag e ricordi indelebili.

In questa cittá che non dorme e non ti fa dormire,
una delle esperienze piú belle della nostra vita.
E ancora siamo a niente.

Perfortuna.

[ Inverno 2009. A quarter for a dream ]

domenica 21 novembre 2010

L'ATTESA.







" Ogni volta che decidi perdi qualcosa
   Qualunque cosa tu decida.

   E' sempre questione di capire 
   cos'é che non sei disposto a perdere. "




Quasi non mi ricordavo come puó battere a mille il cuore.
Quasi non sapevo cosa significasse.
I brividi, l'attesa, il condividere cose speciali.

Ridere senza pensare al domani.
Un domani unicamente mio pieno di chissá e di cose da scoprire.
Senza paracadute costi quello che costi.
A orecchio perché c'é solo un motivo ed é che io sono cosí.




mercoledì 10 novembre 2010

IL MURO E LA STRADA

+

Ogni strada è soltanto una tra un milione di strade possibili.
Perciò dovete sempre tenere presente che una via è soltanto una via.
Se sentite di non doverla seguire, non siete obbligati a farlo in nessun caso.
Ogni via è soltanto una via.
Non è un affronto a voi stessi o ad altri abbandonarla,
se è questo che vi suggerisce il cuore.
Ma la decisione di continuare per quella strada, o di lasciarla,
non deve essere provocata dalla paura o dall’ambizione.
Vi avverto: osservate ogni strada attentamente e con calma.
Provate a percorrerla tutte le volte che lo ritenete necessario.
Poi rivolgete una domanda a voi stessi, e soltanto a voi stessi.
Questa strada ha un cuore?
Tutte le strade sono eguali.
Non conducono in nessun posto.
Ci sono vie che passano attraverso la boscaglia, o sotto la boscaglia.
Questa strada ha un cuore? E’ l’unico interrogativo che conta.
Se ce l’ha è una buona strada.
Se non ce l’ha, è da scartare.

[Carlos Castaneda]

+




Il mio muro.
Alto, protettivo. Tu che cerchi di buttarlo giú al suon di belle cose.
Cose che in una vita molti non hanno mai nemmeno avuto la fortuna di vivere e sentire.
Insieme percorriamo la strada, divisi da questo muro, sperando in un sentiero in salita ma che lo renderá piú basso piú avanti.

Come l'ho fatto a costruire questo muro cosí stabile non lo so, con quali materiali nemmeno.
So solo che tengo al mio muro in questo momento, che voglio lasciarti scavalcare solo quando mi va.
Accade raramente, lo so, solo quando i tuoi occhi neri mi bucano l'anima.

A cavallo fra il passato ed il futuro, non puoi sfiorare il mio presente.
Solo da sola potró davvero fermarmi quando é il momento e respirare se la nostra strada ha un cuore.


"True love waits"


domenica 7 novembre 2010

27





i regali di compleanno sono spesso oggetti che uno riceve, superficiali, non sempre azzeccati, non sempre comprati per piacere.. in qualche modo sono solo 'cose'.

Ma quando hai accanto a te persone speciali, che sanno quello che sei, allora ti capita di piangere davanti ad un video come questo.
Ti capita magari di non smetterla di sorridere mentre leggi e rileggi un biglietto che racconta il percorso di due amiche che si vogliono un mondo di bene.

Ti capita magari di accorgerti che quel trepiede per la tua reflex, oltre ad essere azzeccatissimo, é il modo celato di un amico in particolare per dirti di andare avanti in quello che sogni perché c'é chi crede in te.


-

lunedì 1 novembre 2010

PREFERISCO

+

Io preferisco ammazzare il tempo,
preferisco sparare cazzate,
preferisco fare esplodere una moda,
preferisco morire d'amore,
preferisco caricare la sveglia,
preferisco puntare alla roulette,
preferisco il fuoco di un obiettivo,
preferisco che tu rimanga vivo.

+




Non so se é la pioggia o cos'altro ma so che quest'acqua laverá l'indifferenza che c'é fra di noi.
Al nuovo capitolo della mia vita e agli amici fuori dal comune che saranno 'per sempre' dalla mia
.




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[ Autunno 2010. Legami Autentici ]

martedì 26 ottobre 2010

UNA CATENA TANTO ATTESA.


[ Estate 2010 . La cura del tempo ]

" L'opposto di solutine non è stare insieme.
É stare in intimitá. "



Tornare a casa e portare quella sensazione di calore e calma e protezione sulla pelle.
Due giorni lontano dal tempo da vivere alla scoperta.
Di noi, gli stessi ma cosí 'diversi'.

Rinnovati e corazzati. Non piú amanti.
Ci guardiamo le spalle e prudenti ci tendiamo una mano.
Di fronte a quella distesa di nuvole e prati vapore e squarci di sole.
Una toscana spettacolare che ho fotografato e respirato profondamente.

E mentre combattevo contro le lancette perché il meglio finisce sempre troppo presto,tante parole e ricordi e sguardi e sorrisi a catena.

Uno dentro l'altro e dentro me.