La vita é un valzer.

La vita é un valzer passo dopo passo, inciampando al suo ritmo.

giovedì 7 ottobre 2010

AMARE e RIDERE



" Due cose ci salvano nella vita: 
AMARE e RIDERE. 
Se ne avete una va bene.
Se le avete tutte e due siete invincibili. "

Che serata! ero talmente arrabbiata che non avevo capito veramente quanto valesse questa serata!!
Il trio dei desideri, critiche chiasso e patatine.
Non siamo cambiati, la stessa voglia di stare insieme di stuzzicare la brace delle nostre qualitá per aiutarle a riaccendersi anche quando l'ossigeno sembra sul punto di finire.
Che fortuna abbiamo avuto a crescere insieme.. Condividere per la prima volta desideri, ambizioni, sogni, delusioni, sfide, lacrime, angosce, sorrisi.
Quanti film in garage, seduti per terra spalle al divano, quante canzoni di fronte al primo portatile di Riccardo!
E le mie pseudo-poesie che volevate mettere su base... che gran cagata era venuta fuori!!
Crescevamo insieme, nonostante la lontananza, le diversitá, i caratteri forti e spigolosi.. ci aiutavamo veramente a non fermarci mai.
A buttare sempre il cuore oltre l'ostacolo, a non credere mai che i sogni siano lá per caso! e le lettere.. quella di Riccardo prima di partire quant'era bella!! non ci avevo creduto in quell'addio.. 
Quante volte abbiamo confuso fratellanza amore e amicizia... quanti errori! ma che il nostro legame aveva qualcosa di piú, qualcosa che non muore mai questo lo avevamo sempre saputo.


E lo spiegano i 7 anni di lontananza e nemmeno un silenzio, nessun timore nemmeno il tempo di infilarsi un giaccone per correre al cancello e attaccarmi alla schiena di Ros.
Quasi nemmeno una parola,semplicemente il gesto di sempre.
Quanto mi é mancato il suo profumo. I suoi occhi neri e coraggiosi! 


Esattamente ora che sono a terra, coi sogni in frantumi mi ha chiamato.. nel momento in cui per rispondere alle provocazioni accecata di delusione e rabbia stavo per andare contro i miei principi .. mi hanno chiamato! Con il tempismo di sempre! Quanto é straordinaria la vita!


Vento tra i capelli, qualche goccia di pioggia.


OS: Ricciola.. ma che stai a crede'? Adesso?
V : ......... Eh... Non lo so piú.. mi metti in difficoltá 
     nessuno fa piú una domanda del genere.. cosí a freddo 
     ... poi... me lo chiedi perché ti sembro una che ha 
     rinunciato eh? Non lo so se l'ho fatto in realtá..
OS: Macchééé..
V : In realtá credo sempre nelle stesse cose, le stesse 
     cose che non raggiungeró mai.. testona come sempre, a 
     volte mi sento stupida e diversa perché il tempo va 
     avanti, le persone crescono, ma quel paio di sogni, 
     quelli ancora nessuno me li ha levati dalla testa, 
     nemmeno le delusioni le partenze e la vita..
OS: Eppure sei meno combattiva, non ce stá piú grinta in
     questo mollusco..
V : A no eh? ......... Eppoi fai meno il bono.. Sentiamo te 
     in cosa credi?
OS: Famme posa il casco che te lo faccio vedé.. Ricciola....
     lo dovresti sapé............... io credo soprattutto in 
     una cosa......!!!!!!


E lí ho capito che non era cambiato niente ed ho cominciato a correre.. perché come al solito c'era solo da scappare!
Come quella volta in cui mi prese in collo a testa in giú alla Fortezza e persi la passata nella fontana perché quel cretino c'era entrato dentro! 
Peró io mi sono fermata prima del cancello..perché il suo abbraccio, quello cosí colorato e caldo da portarti al carnevale di Rio in un secondo mi era mancato veramente, io a quell'abbraccio e a quell'odore non ci avevo mai veramente rinunciato.


Una scampanellata in veranda Tempesti e un abbraccio e una grattatina ai suoi capelli lunghi l'unica cosa che non conoscevo del mio reporter preferito. 
Sta bene, forse il piú cambiato di noi fisicamente, un viso un po´ stanco, un'espressione piú matura, non saprei, ma comunque i suoi gesti di sempre.


Quattro chiacchiere del piú e del meno, Ros che racconta della sua ragazza, Riccardo che non la vuole, io che sono confusa e non so che fine abbia fatto il mio.


I nostri lavori, i passatempi, le passioni, le cose di sempre in realtá. 
Sentirsi a casa, come se il tempo si fosse fermato.
La complicitá immutata. L'intesa anche nei silenzi.
Risate.
Scacciate un po´di nuvole.
A 27 anni come a 20, un pensiero su "E se...", veloce e segreto.


E poi di nuovo a casa, stavolta appesa alle ciambelle (=P) del capellone.Il suo sguardo di sempre, quello che mi fa sentire speciale anche con la faccia da schifo del post-sbronza.
Quello che mi fa sentire la piú bella persona sulla faccia della terra.


Quello che insieme alle risate e allo scialo di Os mi fanno ritrovare la forza di andare avanti e aspettare, perché le persone un po´ fuori dal comune come me, con piú aspettative o forse solo piú speranze, hanno bisogno ancora di credere a quei sogni che dentro di loro non s'addormenteranno mai.

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