La vita é un valzer.

La vita é un valzer passo dopo passo, inciampando al suo ritmo.

mercoledì 18 agosto 2010

NON E´IMPORTANTE IL VIAGGIO MA LA DESTINAZIONE.

Vivere alla giornata.
Staccare la spina.
Cercare di aprire la mente ed eliminare i rancori.
Questo quello che piu o meno con successo ho cercato di fare in questa vacanza.

Scoprire, anche grazie alla mia amica, quello che amo di me stessa ed esaltarlo.
Scoprire cosa correggere dentro di me ma evitare di essere troppo severi.

Complice un'isola incontaminata, sport, serate fra amiche, motoscafo, ragazzi divertenti, musica a palla, risate.

Ho cercato di aprirmi un po' per poi perdonarmi, sperando poi di essere in grado di perdonare.
Notti insonni, richieste di aiuto, lacrime sul cuscino al rientro.

Domande col batticuore.
Risposte.
Inaspettate. Dolorose.
Semplicemente sbagliate e ormai non corrisposte.

Io avrei solo bisogno di ritirarmi su con gli stimoli giusti, pronta ad investire le mie poche foze per sorreggersi a vicenda e provare a ritrovare noi stessi insieme, coscentemnte voltando pagina.

Dopo due chiacchiere su 9 litri di mohito e i vari locali da cambiare ogni sera, non posso non pensare che sei superficiale.
E che se la tua richiesta é solo molto banale.
Perché non c'é impegno, non c'é coraggio.


Niente in comune ormai.
Della persona che pensavo di amare non c'e' traccia.
Mi sembra uno dei mille e sono sempre piú cosciente di aver fatto la scelta giusta.

Eppure Dio se a volte scommetterei che non sa solo essere questo!
Ti voglio bene, ancora.
Ma piú stiamo lontani piú mi accorgo che di quello che adesso mi sai offrire, io non mi posso accontentare.

Anche se é doloroso da morire custodiró nel silenzio il mio chissá su cosa il nostro legame ci avrebbe portato a costruire. 
Cercheró di realizzare tutto su altri spartiti.
Con la spalla di un amica che so ci sará sempre per me, e di tanti che hanno dimostrato di volerci essere.

E poi aria di casa.
Non un messaggio dalla Puglia.
A questo porta il jet-set.


Il bacio della mamma e qualche lacrima...
Necessitá di  salire dal mio bastone mogano con stella bianca che ogni volta mi fa toccare l'orizzonte con un dito.
E lasciarsi andare tra le due braccia sincere di Ubo su cui alla fine ho imparato a piangere.
Grazie ai suoi occhi celesti che piangono insieme ai miei e a cui non so mentire piú, mi sento un po' speciale e mi preparo ad affrontare una serata che desidero da tanto ma che so che mi fará male.

[ Estate 2010 . We love Maddy ]

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