La vita é un valzer.

La vita é un valzer passo dopo passo, inciampando al suo ritmo.
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domenica 29 aprile 2012

NODI.




You have bound my heart with subtle chains
So much pleasure that it feels like pain
So entwined now that we can't shake free
I am you and you are me

[Depeche Mode] 



Stanotte ti ho pettinato i capelli bellissimi. Sono cosí diversi dai miei, cosí neri, cosí forti, eppure cosí facili da districare. 
Me li passo tra le dita e vorrei contagiarli di tutte le parole trattenute, dei brividi, di tutto quello che ho dentro per te che é cosí nuovo e lontano dalla mediocritá.


 

lunedì 5 dicembre 2011

FUORI E' UN GIORNO FRAGILE.



[Ingenuamente gerbera - Inverno 2011]




Bisognerebbe tu mi impedissi di interpretare i tuoi silenzi.
Perché poi mi si riempie il cervello di macchie scure, e da quelle di notte non riesco a scappare.
Vorrei buttar benzina come fosse acqua e riscaldarmi i polsi da quel che fiammeggia in te, ora che mi sembra che basterebbe una gerbera, che invece non cresce mai.


lunedì 2 maggio 2011

PENSIERI AL CHILO.




Mi basta un video come questo e mi manchi all'ennesima potenza.
La normalitá che hai in tutto quello che fai.
Il tuo essere senza forzature che mi paralizza un sorriso sulle labbra.
 
Quanto vorrei stasera dormirti addosso.
Ricoprirti la faccia di riccioli.
Intrecciare le mie gambe alle tue.
Rubarti l'elastico.
E fissarti dritto in quegli occhi acquamarina per minuti e minuti, in un silenzio colmo di mille parole.


mercoledì 2 marzo 2011

IL VENTO.

[ Inverno 2011 - Prendere aria ]



Mi sono guardata allo specchio ed ho strizzato l'occhiolino a te.
Stasera mi manchi sai? mi manca il Nord. 
Quel buon vento che mi ha riportato alla vita mille volte.


venerdì 18 febbraio 2011

AMICO.

[Estate 2010 - Il mio amico]



Ancora non me ne rendo conto.
Torno a casa e nella tua cesta do per scontato che ci sei.

Ultimamente quando mi vedevi entrare sbattevi leggermente la coda, non sempre tiravi su la testa, a volte non te ne accorgevi nemmeno. 
L'etá. Ti coccolavo e prendevo un po' in giro.

Qualsiasi umore avessi tu c'eri, se mi vedevi piangere ti sedevi sul mio alluce del piede e qualche volta mi facevi male, ma quasi sempre riuscivi a strapparmi un sorriso.
Un amico sbadato geloso imbranato ma prezioso all'ennesima potenza, solare, intelligente e giocherellone.
Qualche tempo fa ti avevo scattato questa foto, il tuo faccino si stava scavando sempre di piú e io l'avevo descritta cosí:


"Io non so cos'é l'amore, 
ma so che godo della sua presenza"


Ed é cosí. Ci hai regalato qualcosa che non se ne va.
Per cui amico io non ti voglio salutare, tu in casa con noi ci sei ancora.
Le mie lacrime scendono solo per dirti: Grazie.
Dell'amore incondizionato. 
Della tua spontaneitá.
Ti voglio bene.

HERE IS THE HOUSE.





"  It's cold outside
And I have so much
To confide to you

With or without words 
I'll confide everything .  "



[Martin Gore]



Dopo aver fatto la pallina da ping pong per due settimane torno a casa.
Troppa la voglia di stare un pó con te, raccontarti.
Ma soprattutto del silenzio e dell'intimitá dopo tutto questo clamore.
Di guardare nei tuoi occhi chiari e ritrovarci dentro il mare.

Fra l'altro domattina parti in barca.
Non te l'ho detto, ma giá mi mette pensiero.
Ti ho tenuto stretto per troppo poco, marinaio. 

martedì 15 febbraio 2011

UNA PORTA.

É l'una e non si chiude occhio.

Il tuo sostegno quanto vale per me?
Questa domanda mi riecheggia in mente da giorni e ancora mi mancano le parole per descriverlo.
Per il rapporto fuori dal comune che abbiamo, per l'Intesa, per le Esperienze, per la sinceritá, per le mille e una da dire, per tutto il resto che c'é stato e che non morirá mai.

Ma sentiti libero di andare occhi neri. Prendi il tuo treno verso Orione, scegliti una persona di valore che ti ami come meriti, perché la veritá é che quella oggi non sono io.
Quello che perdo chiudendo oggi questa porta lo so bene, che ci saranno giorni in cui mi mancherá da morire non raccontarti di me e poter condividere i 'nostri lavori' come abbiamo sempre fatto. 
Ma so anche che é la cosa giusta da fare perché io quella vetta la voglio raggiungere, é lo scopo della vita e me l'hai insegnato proprio tu quando mi hai rialzato quest'autunno.
La vita é strana, qualche anno fa avrei solo sognato di leggere le parole che hai messo nero su bianco oggi, sarei stata in piedi su quella vetta, pronta a piantare la bandierina con te.
Ma l'intreccio racconta che tu sei fuggito, io ho vissuto, tu sei tornato, lui é arrivato e la veritá é che non lo é stato allora e oggi non lo puó essere piú.

Te lo concedo volentieri l'ultimo tango, stretti per la vita,  peró suggerisco un brindisi alla vetta e a chi la raggiunge per primo.
Tu sarai fra le persone importanti per la vita, puoi giurarci, fra quelle vere che mi hanno lasciato una traccia indelebile dentro e mi hanno insegnato ad essere quella che sono, donandomi consapevolezza e sorrisi.

Per cui beccati questa che é storia, e trattali bene quei due pieduzzi neri che ti porteranno lontano.


[Estate 2002 - Piedi del nord? ]

giovedì 26 agosto 2010

RADICI E CHIOMA.



" Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi, la prima e la più importante.

Lottare per un’idea senza avere un’idea di sé è una delle cose più pericolose che si possano fare.

Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere.

Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento.

Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti.

E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta.

Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore.

Quando poi ti parla, alzati e va’ dove lui ti porta. "





[Susanna Tamaro]



Rileggo e rileggo.
Che radici e che chioma pensavo di avere e non ho!
Mi sento sola.
Adesso.

É vero che gli amici restano. E anche tanto altro resta.
Ma perché tutto cambia? Perché le sensazioni che ho dentro non possono smetterla con tutto questo clamore?
Ma tutto quello che quotidianamente avevo costruito per quell'albero? Io ci avevo creduto davvero. Ma adesso che posso farci se é tutto diverso?


Eppure faccio fatica anche a capire quali sono le mie radici, dove si è sviluppata la mia chioma talmente la sento unita alla sua.
Mi preparo al passo successivo e quasi non respiro.

Vigliaccamente da una parte spero sia lui, con un pó di coraggio a separare la mia chioma dalla sua, magari l'ha fatto e nemmeno me ne sono resa conto. Da una parte lo spero davvero.


Echi di risate e scialo mi riecheggiano nella mente.
E con un viso ustionato, capelli impomatati, espressione superficiale si rappresenta in foto profilo.
Proprio ormai non ha niente a che fare con me.

E' un autodifesa per rendere tutto piú innocuo? Non lo so. Probabilmente é questo quello che é.
Mi chiedo semplicemente : che fine ha fatto l'altra meta del mio cuore?

Mi dico stai perdendo quella persona che avevi detto non avresti permesso si perdesse mai.
Ma io non la amo piú quella persona, non la riconosco piú. 
Puó mai succedere una cosa simile?

Dall'alto della mia Ingenuitá : "Valeria benvenuta nella realtá".



-

giovedì 19 agosto 2010

IL PRESTIGIATORE.



 
" Sperava con tutto se stesso fosse diversa, ci credeva.
Aveva visto in quegli occhi qualcosa di nuovo, di vero, di sincero.
Pensava di aver trovato finalmente una persona speciale con cui poter condividere il suo meraviglioso viaggio
e non la solita maschera dalla bella presenza.

[...]
Si ricordò di una frase pronunciata da un famoso prestigiatore:
“La magia è frutto dell’illusione, una volta svelato il trucco non resta altro che un mazzo di carte e gli occhi tristi di un bambino”.
È assurdo come l’amore sia capace di complicare tutto, nasconde la verità
e senza accorgertene ti ritrovi in una sorta di labirinto senza uscita.

Ma nonostante tutti questi pensieri, la speranza rimaneva,

quella maledetta speranza di non aver sbagliato di nuovo restava
e lui non poteva fare altro che aspettare. "

  [ 'Un libro da scrivere' ]



Immagine 9
[ Estate 2010 . Godersi l'attesa ]

giovedì 5 agosto 2010

PARTIRE

La prima vacanza senza di te ed un gran senso di malinconia.
Non credo sia proprio cosí che funziona.

La valigia aperta sul letto, le mille&una da fare, ed un gran vuoto dentro.
Ieri ci siamo parlati cuore a cuore abbiamo riso di noi dal di fuori.
L'affetto si respira dalle singole parole... ma perché é tutto cosí difficile?

Comunque, si lascia Firenze.
Ovvero, si lascia indietro tutto quello che fa male al cuore.
Ovvero, si cerca di tornare con il sorriso, idee piú chiare e ricordi indelebili.




PARTIRE
[ Estate 2009. Spiaggia e Televisione ]